L’abbazia benedettina di Saint-Germain-des-Prés è considerata la chiesa più antica di Parigi. Situata nel distretto 6, pieno di café, gallerie d‘arte e boutique di lusso. Durante l’epoca dell’esistenzialismo fu un quartiere imntellettualmente molto prestigioso, con i suoi café frequentatissimi da pensatori come Sartre e Beauvoir.
Situata nei dintorni di quella che fu la Parigi medievale, sulla riva sinistra della Senna. Luogo propenso alle inondazioni quando fu costruito, l’abbazia dovette costruirsi nel mezzo delle praterie, o “prés” in fancese, da cui il nome.
Fu fondata nel secolo VI dal re merovingio Childebert I. Nel 542, in guerra con la Spagna, il re ritirò lássedio su Saragozza quando venne a sapere che i suoi abitanti avevano affidato la propria protezione a San Vincenzo Martire. Come ringraziamento, il vescovo di Saragozza consegnò ai merovingi la tunica del santo, e Childibert al suo ritorno a Parigi costruì questa Basilica di Santa Croce con l’intento di albergare le reliquie ed alloggiare le tombe dei re, dedicando il luogo santo alla Santa Croce ed a Vincenzo Martire. In seguito fu eretto il monastero benedettino. Si crede che fu in quel momento che il vescovo di Parigi prese il suo nome attuale, Monseñor Germain. Nel secolo IX la chiesa fu saccheggiata ed incendiata dai normanni almeno in quattro occasioni, e si salvarono solo le colonne e il lucernario. Venne ricostruita ed ampliata nel secolo XII dal papa Alessandro III.
Il campanile romanico dell’ingresso fu costruito come solito contrappeso per reggere le grandi campane, ed è uno dei più antichi ancora in piedi in Francia.
Con il passare del tempo, l’abbazia dette il nome al quartiere di Parigi, Saint-Germain-des-Prés.
La Rivoluzione Francese sconsacrò molti edifiici religiosi tra cui questa abbazia, trasformandola in una prigione, un supplizio per centinaia di parigini che lì morirono, ed in seguito convertendola in deposito di polvere da sparo e munizioni. 15 tonnellate di esplosivo furono sistemate al suo interno e causarono un terribile incendio che distrusse l’armatura dell’edificio e buona parte dei suoi tesori, come la famosa biblioteca teologica e lo scriptorium medievale. Una parte dell’abbazia ormai in rovina venne abbattuta e rimpiazzata dall’attuale piazza Saint-Germain des Prés. Durante il secolo XIX, gli architetti Godde e Baltard la restaurarono dandole l’aspetto attuale, in cui possiamo trovare un chiaro esempio di architettura romanica che incorpora ampliamenti e riparazioni di epoche diverse. Al suo interno possiamo ammirare una nave romanica ed un coro gotico. A parte tutti i re merovingi lì sotterrati, si trovano anche i resti di Cartesio, indiscutibilmente uno dei padri del ragionamento logico e della scienza moderna.
La chiesa è aperta al pubblico dalle 8 del mattino alle 8 della sera, e all’angolo con via Bonaparte si erge un busto dedicato allo scrittore e poeta Guillaume Apollinaire. A lui è dedicato anche un piccolo disegno, che si trova all’interno, di un capo di donna realizzato da Picasso, amico ed ammiratore del poeta.
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