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L’abbraccio perfetto di kempes astolfi

Creato il 15 gennaio 2014 da Larazavatteri

Vi presento oggi il libro “L’abbraccio Perfetto” dell’autore Kempes Astolfi. Leggete per scoprire di cosa si tratta e saperne di più. Il libro è uscito recentemente, lo scorso 3 dicembre.
L’ABBRACCIO PERFETTO DI KEMPES ASTOLFI
Casa Editrice: Prospettiva Editrice www.prospettivaeditrice.itCodice ISBN: 978-88-7418-855-0
TRAMA“Può un legame temporaneo rimanere per sempre nelle menti delle persone?È il momento da vivere fuori dagli schemi, che regala emozioni uniche.
Il Mondo cambia ad una velocità vertiginosa e le persone cambiano di conseguenza. 
Cosa c'è di meglio di una serata in cui il tuo incontro rimane perfetto, impeccabile?Una persona ha fatto una scelta unica, figlia del coraggio: lanciare un segnale dai profondi valori in una società che accoglie sempre più la superficialità tra le proprie fila e la contestualizza come normalità. Come può un uomo rendere indimenticabile un banale primo approccio?Una giornalista caduta nella tela del ragno indaga su qualcosa di prevedibile, che scopre diventare incredibile sotto i suoi occhi.Mistero, fascino, attrazione, azione, imprevisti. Una catena di eventi sfiderà il Destino: nulla accade per caso.
Nulla accade, se non all'insegna di un uomo, che non ha un nome:
J“PARTICOLARITÁA. Nella seconda ristampa  verrà inserita la prefazione dell'attrice Ornella MutiB. E' stata scritta una canzone abbinata al libro, 'The Perfect Hug', scaricabile su Itunes StoreC. Il libro è stato opzionato dalla Bic Production per la realizzazione di un film.
LEGGETE UN ESTRATTO DEL LIBROPrologo«Fermo!»La sua corsa era in realtà una rincorsa. Correva per le viedi una città che, in fin dei conti, non conosceva così a fondo,pur essendoci stato quasi cinquanta volte. Quell’uomo però, rincorreva anche il tempo. L’aereosarebbe partito entro pochissimo. La situazione era inusuale. In momenti del genere ognunoreagisce in maniera diversa. Sul suo viso traspariva un sorriso isterico: sembrava elettrizzato.L’abbigliamento di certo non lo aiutava: le elegantiscarpe blu scuro Georges erano abbinate al completo PalZileri, quasi da gran galà. Entrando così vestito in un pub inquella zona della città, quasi tutti non potevano fare a menodi notarlo. Ed era esattamente quello che lui voleva.Le vie di Fatih, vero quartiere storico di Istanbul, di nottesono qualcosa di magico: il tempo sembra essersi fermato dasecoli. L’inconsueto inseguimento si svolgeva lungo Balat, ripidissimavia con case ottomane colorate d’intenso, messe inrisalto dalla luce della luna piena. Se ci si fermava ad osservarea lungo quell’agglomerato urbano, l’unica sensazioneche si poteva provare era quella di sentirsi come catturati,fagocitati da quel fiume di case, quasi a sembrare un’unica,immensa struttura. Il quadro si completava coi pochi passantiincreduli ad osservare la singolare scena. Benché se nedica, Istanbul non ha zone davvero pericolose, anche allequattro di notte. Il problema dell’eventuale pericolo tra i due contendentiperò, non esisteva. L’uomo continuava a correre, inseguito da una donna apiedi nudi. Lei era vestita con un completo millefiori intero;l’aveva indossato come la prima cosa che le era capitata atiro, tanto che si vedevano ballare un po’ tutte le forme. Diquesto però, la donna non si preoccupava: sapeva come correre.«Fermo!» continuava a gridare all’uomo ogni tanto.L’altro correva a perdifiato muovendo a ritmi alterni lebraccia, con la giacca blu scuro che sventolava, ciclicamente,a tempo. Poteva sembrare quasi Batman, se non fossestato per la maschera che non aveva. Forse era proprio perchénon si copriva mai il volto che non poteva rimanere piùdi qualche ora in loro compagnia. Avrebbe potuto eluderequasi tutte, ma quella era una situazione a rischio, e non seera accorto. Eppure il campanello d’allarme sarebbe dovuto scattareascoltandola attentamente, cosa che di solito accadeva. Quelgiorno però, non aveva fatto come di consueto il riposopomeridiano che lo aiutava a rimanere lucido ed in perfettaforma per le ore notturne. Si era perso qualcosa, in effetti: una frase in particolare acui, in quel momento, non aveva dato così peso: «Sonoun’atleta della nazionale italiana di mezzo fondo, siamo quiper uno stage.» In poco tempo, come suo solito, aveva fatto tutto. Gli erabastata un’oretta scarsa.Entra, individua la preda, studia tutto attentamente percinque minuti.Sorridi, e passa all’azione’Non sembrava sempre così facile eppure lui rendeva tuttodi una semplicità disarmante. Quella sera avrebbe dovutomollare. Con una qualunque donna non ci sarebbero statigrossi problemi. In caso di eventuale imprevisto, però, farsiinseguire da un’atleta in perfetta forma poteva non risultareun problema di facile soluzione: aveva scelto quella sbagliataper fare un errore.Soprattutto per una fuga a piedi. O di corsa. Ma lui nondoveva sbagliare. Non poteva. Mai.Il suo volo era alle sette: doveva essere all’aeroporto per ilcheck in con almeno due ore d’anticipo; per fortuna il contoera già stato pagato.Perché strafare?’ si ripeteva correndo. ‘Questa è l’ultimavolta che forzo le cose così.Che lei soffrisse d’insonnia non poteva saperlo. Visto cheera proprio il suo, di sonno, a mancare per l’estrema stanchezza,l’uomo aveva dimenticato di domandarlo in fase diapproccio; col tempo era diventato routine sollevare la questione.Proprio per l’inusuale spossatezza, erano state valutateerroneamente anche le fasi del sonno: accostando laporta della camera d’albergo la donna si era svegliata.L’uomo pensava comunque di avere un discreto vantaggio.Correre in quella maniera lo faceva sentire bene.Sicuramente non aveva fatto nulla di male, come sempre.Questione di punti di vista.«Fermooo!» urlò la donna con tutto il fiato che aveva ingola; qualche luce si accendeva negli antichi palazzi ottomanidella capitale turca.«Perché fai così?»Pochi minuti prima passeggiava tranquillo, fischiettando.Era contento di avere assolto il suo compito; stava per aprirel’agendina Moleskine color arancione, che portava semprecon se per scrivere qualcosa a riguardo, quando sentì unurlo: «J!»Si girò di scatto e la vide. J iniziò a correre, e lei, a un centinaiodi metri di distanza da lui, iniziò, quasi d’istinto, l’inseguimento.Inseguirlo poi… per cosa? Ormai J era statoquasi agganciato dalla possente corsa dell’atleta: la suamano lo stava per afferrare. Era a pochi passi.«Ahi!»J si voltò di scatto, rallentando. La super atleta aveva presouna distorsione. La corsa della donna si era fermata: nonsembrava nulla di grave. Ormai fermo J aprì le braccia versoil basso con un sorriso accennato, senza parlare, come a dire:Mi dispiace’Un Taxi di lì a pochi metri attendeva qualche turista fuorida un club. J lo fermò e salì, senza più voltarsi. Una donnaappena uscita dal locale aveva osservato gli ultimi attimidella bizzarra scena. Si avvicinò per aiutare la donna.«Posso aiutarla?»«No, grazie, sto bene», disse tirandosi su, mentre zoppicavavistosamente verso il taxi, ormai sfrecciato via, come adindicare la direzione che l’istinto ancora gli diceva di percorrere.«Cosa le ha preso quell’uomo?»«...Non… lo… so.»
BOOKTRAILER

CHI È KEMPES ASTOLFIKempes Astolfi nasce a Civitavecchia. È l’ideatore del Movimento Fotografico Letterario “KomeSto?” in voga su www.KomeSto.it.Dal 2001 inizia la sua carriera di regista e sceneggiatore girando numerosi corti e videoclip. Nel 2005/2006 consegue il diploma di Regia e Sceneggiatura alla Scuola delle Arti. Nel 2006 registra il Brand “KomeSto?”, legato al suo portale. Nel 2007 inizia la stampa in grande tiratura dei ‘K? Calendars’ a diffusione internazionale, arrivati oggi a 223mila copie. Dal 2008 inizia a girare l’Italia ed il mondo col “KomeSto? Tour”, versione live della manifestazione ideata sul suo portale. Nel 2012 filma l’episodio pilota di “Invade The Trash Series”. Nel 2013 crea il Movimento “30SecondsEvents” ed organizza diversi FlashMob tra cui l’evento “30 Seconds Into Our Souls”. Nel 2013 fi rma il videoclip de LArtefice “Da Roma a Malibù” in uscita nell’estate 2014.L’Abbraccio Perfetto è il suo primo romanzo.“E mi raccomando: se mi incontrate perstrada e vi piace il mio libro, non dite niente.Semplicemente, Abbracciatemi”Kempeswww.KempesAstolfi .com
TRE DOMANDE ALL’AUTOREDove è nata l’ispirazione per scrivere questo libro?Vengo e rimango tutt'ora nel mondo del cinema, quindi ho sempre scritto per immagini: sceneggiature per film, corti, videoclip. Sto portando tutte le mie idee per film su carta per farne libri, e di conseguenza, film.
Dalla trama sembra che nulla accada per caso, l’hai sperimentato in prima persona?Noto tutti i giorni che nulla accade per caso e si, mi segno tutte le coincidenze che mi accadono. Mi piace  pensare che ci sono segni durante il nostro cammino che sta a noi interpretare nella corretta maniera.
A chi consigli questo libro?Consiglio L'Abbraccio Perfetto a tutti coloro che hanno qualcosa da raggiungere, a tutti coloro che hanno dimenticato e che (ri)vogliono scoprire che oltre il discorso fisico tra due persone ci può essere molto, molto di più.



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