“A un certo punto accade che, citando Nietzsche, se decidi di guardare
l’abisso prima o poi l’abisso decide di guardare dentro di te. E quindi, essere
scrutati dall’abisso significa che la misura del mondo in cui vivi è una misura
che ti trasforma per sempre. Inizi a capire che cosa sta succedendo in un
Paese, sempre di più, che quello che lo determina non sono i dibattiti, non
sono le dichiarazioni. E quello che sta avvenendo alle persone magari sfugge. E
quindi tu ti senti, a un certo punto, quasi di somigliare ai personaggi di cui
scrivi: perché inizi ad essere diffidente come loro, inizi a considerare una
persona solo in nome del potere che esprime, inizi a comprendere dove sono le
sue debolezze… Inizi ad avere esattamente quel modo di ragionare. E questo ti
porta a una solitudine terribile”.
(Roberto Saviano, da Che tempo che fa del 7 aprile 2013)