Suor Maria Laura, che appartiene all’ordine delle Carmelitane del monastero di clausura Santa Rita da Cascia, mette a disposizione abiti da sposa, gratuitamente o in cambio di una piccola offerta, a quelle ragazze che hanno difficoltà economiche. Un trend, quello del matrimonio low cost, che sta prendendo sempre più piede in Italia e in tutto il mondo, tanto da far produrre alle case di moda internazionali degli abiti da sposa a basso costo, così da far risparmiare chi si sposa in tempo di crisi (abbiamo già parlato del wedding dress di H&M a meno di 80 euro!).
Nell’”atelier” di Suor Maria Laura, che prima di prendere i voti assisteva la madre in un laboratorio di sartoria, si possono trovare gli abiti donati come ex-voto da quelle spose che hanno chiesto la benedizione della Santa sulla loro unione e quelli donati con generosità da quelle spose che hanno preferito far continuare a vivere il loro vestito, amato e importante, indosso a qualche giovane ragazza piuttosto che chiuderlo in un armadio a prendere polvere. Qui le future spose, provano i vestiti e se trovano quello giusto per loro, ci pensano poi le suore del convento a tagliare, cucire, rimodellare, stringere e allargare gli abiti. Servizio completo. Un servizio che è venuto alla ribalta oggi, visto il momento di crisi, ma che in realtà esiste già da moltissimo tempo, dalla fine degli anni ’50 quando gli abiti da sposa, donati principalmente come ex-voto, venivano indossati dalle “apette” (le bambine orfane o povere che abitavano nell’alveare di Santa Rita) una volta diventate adulte, nel giorno del loro “sì”.