L' Accordatore

L' Accordatore
Ti sfioro ...
Ti ascolto,
ti parlo,
ti sento,
ti tocco appena ...
ti sto suonando.
E non importa se un regista
distratto
ha voluto il frac del pianista
vestire coi panni, dismessi,
dell' accordatore a teatro ...

Mezz' ora sola per possederti,
mezz' ora sola per amarti,
mezz' ora sola per capirti,
mezz' ora sola per accordarti ...
Troppo poco ...
eppure molto,
per toccarti,
ed intonarti,
ed ascoltarti
e come nessun saprebbe, mai, capirti...
E penetrar leggero tra le tue corde ardite,
e poi le gravi, e ancor le più remote;
sentir vibrare,
per simpatia,
la tua anima ...
con la mia.
Senza pubblico è il concerto a solo
che a sipario chiuso stasera si rinnova.
Esibizione di applausi senza folla,
messa solenne sol per me cantata ...
Gioia infinita,
il trasfigurarti tra le mie dita.
Mezz' ora sola per intonarti ...
Sia il capolavoro mio più fugace,
e segretamente audace:
farti splendente, gran dama di corte,
a pur diverse mani destinata.
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E' bravo il pianista, questa sera ...
e lungamente, e mirabilmente,
una notte intera lui potrà suonarti.
Mi dirai, domani,
se quanto me,
o almeno un poco ...
o ancor più teneramente,
avrà saputo amarti.
Mondart  ( Proprietà dell' Autore - Tutti i diritti riservati )
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