L'accordo Comune-Unicam non sia una alibi per l'immobilismo

Creato il 03 novembre 2012 da Laperonza

La collaborazione sorta tra Comune di Montegranaro e Unicam e benedetta dal Partito Democratico, pur essendo in linea di principio una lodevole iniziativa e, comunque, imprescindibile per concorrere all’assegnazione di fondi europei destinabili al recupero del centro storico, suscita delle perplessità. Innanzitutto credo sia lecito domandarsi quale sia il costo dell’operazione. Ho sentito voci che parlano di un investimento di € 3.000 per finanziare il progetto che l’Unicam elaborerà. Se così fosse sarebbe interessante capire le voci di spesa che hanno determinato un tale importo, visto che lo studio, se ho ben capito , verrà portato avanti dagli studenti e non dai docenti.

Altra perplessità nasce dalla sostanziale mancanza di notizie circa le modalità tramite le quali verrà portato avanti il progetto. Non sappiamo, pur avendo ascoltato le parole dei rappresentati sia di Unicam che di Terre.it e Spin off , quali siano esattamente le linee guida del progetto e, soprattutto, quali siano i tempi di realizzazione. Ed è proprio qui che nasce la terza e fondamentale perplessità.

Non conoscendo i tempi datisi dagli operatori del programma ma conoscendo benissimo il modus operandi dei nostri politici ho la nettissima sensazione che si siano investiti dei soldi, siano essi i supposti 3000 euro o altre cifre, non tanto per la realizzazione di un progetto quanto per la creazione di un alibi. Infatti, sono più che sicuro che, nel prossimo futuro, quando il sottoscritto, che da anni pungola il Comune perché agisca in favore del recupero del centro storico, o altri soggetti interessati alla salvaguardia del paese vecchio andranno in Comune a chieder conto del sostanziale immobilismo che ha sempre contraddistinto le politiche montegranaresi verso questo problema, si sentiranno rispondere che c’è il progetto dell’Unicam in corso, che se ne attendo gli esiti e che fintanto questi non perverranno è inutile qualsiasi sorta di intervento. Intanto però i problemi continueranno ad acuirsi, le case continueranno a crollare, la sporcizia e il degrado non si arresteranno da sole. Il centro storico non può attendere oltre.

Luca Craia


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