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L’aceto del benessere [che però non si mangia]

Da Traveltotaste

aceto cosmetico

Mi piace vivere nella natura e osservarne, giorno dopo giorno, i cambiamenti secondo il susseguirsi delle stagioni. Le foglie nuove, i fiori che fanno timidamente capolino e le erbe spontanee che popolano il prato fanno parte di un equilibrio atavico da tutelare e apprezzare.

Così, come cerco di alimentarmi nella maniera più salutare possibile, provo a utilizzare prodotti antichi anche per curare corpo e pelle. Un po’ di tempo fa ho notato nel bagno di mia madre un aceto cosmetico di cui ignoravo la provenienza. Lei mi ha detto di averlo comprato in una erboristeria dell’Elba e di non ricordarne più le proprietà.

Il suo nome alquanto singolare, Aceto dei 4 Ladri, deriva da 4 astuti ladri che, durante l’epidemia di peste nel 1630 a Tolosa, avevano l’abitudine di derubare i cadaveri senza mai rimanere contagiati. Quando vennero catturati, ottennero la scarcerazione svelando il loro segreto di salute e benessere: si sfregavano il corpo con un aceto ottenuto dalla macerazione di alcune piante riconosciute per le loro virtù calmanti, detergenti e ammorbidenti.

L’aceto, di per sè, risulta essere un prezioso alleato per le sue proprietà deodoranti, conservative, e antinfiammatorie. Addolcisce le acque ricche di calcare oltre a illuminare pelle e capelli. Naturalmente, queste piacevoli capacità può averle solamente se risulta essere il diretto derivato di ottimo vino. L’erborista Ermanno Valli pensò poi di arricchire l’aceto con erbe dalle virtù eccezionali.

La ricetta originale prevede foglie di salvia, rosmarino, timo, lavanda e aglio ma, in seguito, comparve una variante che conteneva alloro, foglie di noce, una stecca di cannella schiacciata, bacche di ginepro e chiodi di garofano che, a differenza degli altri ingredienti, devono poi rimanere in infusione nella bottiglietta conferendogli il profumo tipico.

Il composto del benessere deve macerare per sette giorni prima di essere filtrato. Tra le numerose proprietà che vengono riconosciute a questo aceto cosmetico sono da annoverare quelle antimicotiche, antisettiche e carminative. Utile come tonico sulla pelle, rinfrescante nell’acqua della vasca da bagno e dei pediluvi, diluendo 1/2 bicchiere di aceto ogni 2 litri di acqua.

In quello che ho preparato io ho aggiunto anche le foglie di melissa, nota per le sue qualità antinfiammatorie.

Non siete curiosi di provarlo?


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