L’acido folico è uno di questi elementi importanti. Si tratta di una vitamina del gruppo B fondamentale sia per la costruzione di cellule e per la sintesi di DNA ed RNA, sia perché permette la corretta chiusura del cosiddetto tubo neurale (sistema nervoso centrale) salvaguardando il bambino da alcune patologie e malformazioni congenite come anencefalia, spina bifida, encefalocele, cardiopatie, labiopalatoschisi (labbro leporino).
Quando assumere l’acido folico. Innanzitutto c’è da dire che l’acido folico si assume attraverso l’alimentazione, e frutta e verdura generalmente garantiscono la copertura del fabbisogno quotidiano che è pari a 0,2 mg. In gravidanza cresce il bisogno di acido folico che deve essere integrato di circa 0,4 mg, ma ovviamente questo dipende dal singolo caso. Una donna in gravidanza dovrebbe cominciare a integrare l’acido folico tra la sesta e la settima settimana di gestazione, cioè durante il periodo di formazione del tubo neurale nel bambino.
L’assunzione di acido folico, come qualsiasi altra indicazione durante la gravidanza, è comunque stabilita dal ginecologo in base alle esigenze della donna.
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Ginecologi consigliati da ABCsalute
Dr Antonella Riccio
Dr Graziana Ascani
Dr Nicola Mario Iannantuoni