L’ACQUA È LETTERALMENTE META’ DI CIO’ CHE SIAMO E PIU’ DI META’ DELLA SUPERFICIE TERRESTRE.È QUINDI NATURALE CHE SIA SEMPRE STATA CONSIDERATA SORGENTE DI VITA, GRANDE MADREQUANDO CI IMMERGIAMO IL SUO ABBRACCIO AVVOLGE OGNI PARTE DEL CORPO E CI RIPORTA ALL’ESPERIENZA PRENATALE DELLA NON SEPARAZIONE, DELLA PURA POTENZIALITA’
OPPURE CHIUDIAMO SEMPLICEMENTE GLI OCCHI E VISUALIZZIAMO UN PAESAGGIO ACQUATICO BASANDOCI SULLA MEMORIA O L’ IMMAGINAZIONECOMINCIAMO CHIUDENDO GLI OCCHI E ASCOLTANDO IL NOSTRO RESPIRO SPONTANEO, NATURALE
ALLO STESSO TEMPO ASCOLTIAMO IL PARTICOLARE SUONO DELL’ ACQUA CHE ABBIAMO VICINO A NOI O CHE ABBIAMO IMMAGINATO: LO SCROSCIO DI UN FIUME, IL ROMBO POTENTE DI UNA CASCATA, IL SILENZIO SURREALE DEL MONDO SOTTO LA SUPERFICIE DELL’OCEANO…MENTRE CI APRIAMO ALLA CONSAPEVOLEZZA DEL RESPIRO E A QUELLA DELL’ACQUA COMINCIAMO A LASCIARE ANDARE LE COSE, LE SITUAZIONI, LE EMOZIONI DI CUI NON ABBIAMO PIU’ BISOGNO, CHE CI PORTIAMO DIETRO FATICOSAMENTE LASCIAMOLE ANDARE NELL’ACQUA E OSSERVIAMOLE FISICAMENTE SCORRERE VIA, AFFONDARE
ABBANDONIAMO OGNI RESISTENZA E SENTIAMO L’ABBRACCIO DEL GREMBO ACQUATICO IN CUI GALLEGGIAMO E CI CONFONDIAMO, COME ACQUA NELL’ACQUAIN QUESTA CONDIZIONE DI QUIETE LASCIAMO AFFIORARE MENTALMENTE L’AFFERMAZIONE “SONO IL CREATORE DELLA MIA VITA E TUTTO È POSSIBILE” O ALTRO SANKALPA CON CUI CI ISPIRIAMO AL NUOVOCULLATI DAL RITMO DEL RESPIRO PRONUNCIAMO MENTALMENTE E SENZA SFORZO LA RIPETIZIONE INTERIORE CHE ABBIAMO SCELTO.TERMINIAMO ESEGUENDO LUNGHI SOSPIRI SODDISFATTIINFINE CI SDRAIAMO A TERRA SULLA SCHIENA PER ASCIUGARCI ALL’ARIA CONSIDERIAMO SE LA SITUAZIONE CHE ABBIAMO SCELTO O CREATO RIFLETTE QUELLO CHE STIAMO CERCANDO IN QUESTO MOMENTO – LA PACE PROFONDA SOTTO LA SUPERFICIE AGITATA DELLA VITA, LA FORZA DEL FIUME CHE SCORRE ATTRAVERSO LA ROCCIA IN MONTAGNA, IL MUSICALE, ALLEGRO SPUMEGGIARE DELLA FONTANA IN GIARDINO…
BUONA PRATICA A TUTTI
ORNELLA