L'adolescenza e i nostri figli
Creato il 28 giugno 2013 da Elena Babetto
@BabettoElana
Consideratemi arretrata, noiosa o come preferite, ma avete avuto l'occasione di sfogliare un giornalino per teenagers? A me è capitato per casualità e, a primo impatto, mi sono sentita turbata. Da genitore, ho provato una sensazione di profondo sconforto. Pagina dopo pagina, un continuo sfoggiate di abiti succinti, trucchi esagerati e poca sostanza, hanno innescato una serie di considerazioni e quesiti sui modelli che hanno oggi, i nostri figlie e le nostre figlie. È principalmente di questo che di tratta. Ho deciso quindi di scrivere, sperando di provocare riflessioni e magari dibattiti costruttivi.Ma partiamo dal principio. La fase pre adolescenziale e adolescenziale è riconosciuta come la prima vera fase di conflitto individuale. In questo momento fisiologico depressivo, il bisogno di ribellione ed il costante pensiero di essere incompreso, sono al primo posto dei problemi di un'adolescente. Per non parlare degli sbalzi d'umore e della trasformazione sessuale e fisica del corpo. È noto, studiato e riconosciuto, che questa fase di crescita è caratterizzata dalla ricerca di una propria identità. Conseguenza della prima esperienza sessuale/sentimentale, del cambiamento del rapporto con i propri genitori, del riconoscimento in in gruppo di coetanei, ammettiamo, senza esitazioni, che in questi anni di continua trasformazione e ricerca, una soggetto ha il sacrosanto diritto di sentirsi sperduto. Per questo motivo e in questa fase di ricerca personale, il soggetto tende ad immedesimarsi e ad imitare qualcuno. Quel qualcuno, a volte, è il proprio idolo o l'amico più spavaldo e apparentemente più sicuro del gruppo. Ricollegandomi al giornalino e continuando a sfogliarne le pagine, m'imbatto in Justin Biber, cantante famoso per il suo stile di vita d'eccessi, Lady Gaga anche lei nota per eccessi e trasformismi eccentrici e ragazze a me sconosciute, in atteggiamenti provocanti. Sono principalmente giornalini che si rifanno a programmi e a personaggi americani famosi ma, lo show business e la cultura americana sono completamente diversi dai nostri target italiani e mi vien da dire per fortuna! Ho pensato a mia figlia e al fatto che per nessun motivo al mondo vorrei che sognasse di diventare così! È ovvio che non si può vietare un giornalino o un programma venduto come "adatto" a loro ma non è detto che lo sia. Mi rendo conto che i tempi sono cambiati e che cambieranno sempre più velocemente, ma evitando luoghi comuni e frasi fatte, il progresso non va sempre a braccietto con l'intelligenza, la coerenza e la moralità. Molto spesso è l'esatto opposto. L'adolescenza è una fase in cui ci si sente insicuri e vulnerabili, in cui iniziano le distinzioni tra coetanei e già questo provoca turbamento. C'è chi si sviluppa precocemente, chi invece tardivamente è in entrambe i casi è necessario che un genitore stia in allerta. Chi si sviluppa precocemente è più incline a frequentare persone più grandi e ciò comporta una tendenza a copiare ed imitare atteggiamenti non consoni alla propria età ma che per essere al centro dell'attenzione e per sentirsi parte del gruppo, il soggetto adotta comunque. Chi invece è più tardivo spesso e volentieri é oggetto di scherni e discriminazioni; ecco quindi che si sente costretto ad isolarsi e a chiudersi in se stesso. In entrambi i casi ci sono i presupposti per incorrere ad una crescita scorretta e a volte pericolosa. È invece riconosciuto che quanto più un soggetto si piace, sta bene con se stesso e con la propria immagine e ha fiducia nelle proprie capacità, tanto più riuscirà ad instaurare relazioni significative con il mondo circostante. Questi sentimenti positivi che l’adolescente prova nei confronti di se stesso aumentano anche la sua autostima che, come noto, risulta essere una delle risorse più importanti su cui un soggetto può contare per avere successo in diversi ambiti, sia scolastici, che familiari, che sociali. Ricordatevi genitori che un adolescente non sviluppa mente e corpo nella stesso lasso di tempo. I media, le pubblicità e i telefilm per adolescenti non danno di sicuro, quella che dovrebbe essere una sana impronta da cui partire. Ricordo i mitici anni 90.. Ci si confrontava con Friends, il principe di Bel Air, Beverly Hills 90210 e con Cioè, il giornalino con la copertina fronte/retro adesiva e con il gadget in omaggio. É chiaro che non si può tornare indietro e che tutto questo, oggi, non sarebbe più al centro dell'attenzione di un ragazzino, ma controlliamo gli eccessi e le loro errate interpretazioni. Un soggetto in questa fase acquisisce capacità logico-cognitive che gli fanno credere di essere in grado di capire il giusto e sbagliato. Non sempre é così. Un bambino felice, un adolescente accompagnato e sostenuto nel lungo e tortuoso sviluppo fisico e psicologico diventerà un adulto maturo e preparato per entrare nel mondo del lavoro, per crearsi una famiglia e per continuare la propria vita nella maniera più consona e serena possibile. Perché negare tutto questo ai nostri figli?
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