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L'affossamento

Creato il 07 giugno 2011 da Catone
La galleria Alberto Peola ha il piacere di organizzare la seconda personale di Gabriele Arruzzo.
La mostra prende vita dal contesto in cui è organizzata: Torino, la città al centro delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Se all’arte si chiede di sollecitare uno sguardo diverso su fatti e rappresentazioni, Arruzzo sceglie di suggerire parti "in ombra", meno conosciute e non celebrate, di un fenomeno storico così complesso come il Risorgimento e di rimandare, fin dal titolo L’affossamento, a un’idea di progetto incompiuto, di rivoluzione in parte tradita. Segue qui
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Calpesti e derisi. Sì, gli italianiAvviso ai lettori: se siete orgogliosi della vostra nazione e del suo presente, non leggete questa recensione. E soprattutto, non visitate la mostra di Gabriele Arruzzo, allestita fino al 30 giugno da Alberto Peola a Torino.


clip_image001Gabriele Arruzzo - Proposta per il nuovo stemma della Repubblica Italiana - dettaglio
Penso che le celebrazioni dell’Unità si siano svolte in un sentimento condiviso di vergogna più che sotto uno spirito di orgoglio nazionale”. Gabriele Arruzzo (Roma, 1976; vive a Pesaro) non va per il sottile e, nella sua seconda personale da Alberto Peola, mette in scena le contraddizioni del nostro Paese. L’affossamento, il titolo della mostra, è quello di una nazione che “fa i conti con un presente affaticato, anziano… affossato”.
clip_image002senza titolo (l'affossamento), 2011stampa su carta cotone, legno, vetro, bitume, 25x25x4cm
Si parte con una stampa popolare di fine Ottocento che rappresenta Garibaldi come un Cristo risorgimentale, simbolo di quella che una volta era la patria di “poeti, artisti, eroi, santi, pensatori, scienziati, navigatori e trasmigratori”, come scritto sulla facciata del palazzo dell’Eur. Si finisce, idealmente, con Proposta per il nuovo stemma della Repubblica Italiana, che celebra l’Italia attuale attraverso i luoghi comuni che la circondano. Lo stemma disegnato dal torinese Paolo Paschetto, si riempie così di simboli massonici, tranci di pizza, Pulcinella e Arlecchino in abiti fascisti, corone funebri.
Stefano Riba
clip_image003ritratto del brigante Terenzio Grossi (1832-1862), 2011smalto e acrilico su tela, 180x150cm






clip_image005Proposta per il nuovo stemma della Repubblica Italiana, 2011smalto e acrilico su tela, 180x180cm





Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 mattino su appuntamento Torino // fino al 30 giugno 2011
http://gabrielearruzzo.blogspot.com/

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