“Il mondo che tu hai davanti s’increspa in tanti passaggi paralleli , un milione di corridoi della mente. Ogni giorno lanci le tue biglie fuori dal cervello e lasci che piedi, braccia e spalle le seguano. Ben presto qualche biglia s’incanala rumorosamente diretta a te, in uno dei solchi e scorre sempre più spavalda con autorità e precisione. Ogni biglia è una versione di te, intera, piccola e rotonda”.
Come i soli appunto, rimugina il ragazzino(l’io-narrante) ,il quale osserva il sole tra i rami scomporsi in tanti piccoli sé.
E ancora “Le migliaia di soli respirano. Inspirano, ombreggiati e freschi tra le foglie, e io mi lascio respirare con loro; poi sbuano luce, espirando, e mi riscaldano il corpo. Sto per immergermi completamente in questo momento quando vengo catturato da un’idea. Non è che il sole si divide in tanti pezzetti. Non si smembra in piccole parti quando scende tra gli alberi e le cose. Ogni pezzetto di sole è sempre un piccolo sole completo. Sto tornando dentro le mie braccia, le gambe e la porta (è in corso una partita di pallone tra fratelli nel cortile di casa), pronto a spiegare a Jimmy e a Ciru questa cosa delle migliaia di soli. Non vedo l’ora. Stavolta sì che mi crederanno. Quando la dirò non sembrerà una scemenza, come capita spesso, e loro mi guardano, alzano gli occhi al cielo e mi dicono che ho le rotelle fuori posto. Ridillounpo’, mi dicono. Si stanno avvicinando. Jimmy grida. Prima di tornare del tutto in me, sento che mi si squarcia un orecchio. Il pallone mi centra in piena faccia.Cado. Goool. Migliaia di soli eruttano risate umide; perfino la radio ride.”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)