L’Africa sul Bosforo – aggiornamenti

Il ministro degli esteri turco Davutoğlu e due rappresentanti dell’Unione africana hanno da poco concluso i discorsi introduttivi della “Turkey-Africa Partnership Ministerial Review Conference”, adesso i lavori proseguiranno per un po’ a porte chiuse. Gli altri due sono stati formali e retorici, ma il discorso di Davutoğlu è stato notevolmente di sostanza: ha ricordato i legami storici tra la Turchia e il continente africano, ha snocciolato i numeri degli aiuti alla cooperazione e dell’intensificazione degli scambi nelle due direzioni, ha rivendicato il ruolo di pivot della Turchia nello spazio geopolitico che ha definito “AfroAsia” (ed è la prima volta che sento questo termine). Ha ribadito che la politica estera turca si fonda sul suo approccio di “zero problemi coi vicini” (richiamandosi ad Atatürk “pace a casa, pace nel mondo”): il cui obiettivo fondamentale è la costruzione di una “cintura di stabilità e prosperità attorno alla Turchia”. Il clima è comunque costruttivo e cordialissimo, qui si respira entusiasmo e speranza: e l’ammirato rispetto per la Turchia sprizza da tutti i pori dei numerosissimi delegati.