L'agguato vince l'Enrico Cirio Talent Award

Artista, Artigiana, Autodidatta. Così piace definirsi a Patricia Posada Mac Niles, vincitrice del primo premio categoria Designer del concorso internazionale Enrico Cirio Talent Award. Argentina di sangue italiano, ha girato il nostro Paese in lungo e in largo e considera la gioielleria “un hobby da portare avanti con affettuoso rispetto e tanta allegria, senza seguire le mode del momento; solo perché mi rende felice.”

L'Agguato - primo premio categoria Designer "Enrico Cirio Talent Award"

L’infanzia, lo sport e la natura sono la principale fonte di ispirazione di pezzi di alta gioielleria e bijoux trembleurs, che si muovono con il delicato movimento del loro uso, ma questa volta è stato diverso: L’Agguato è nato per merito della sua gattina Peque, l’esperta cacciatrice di farfalle e grilli che le tiene compagnia nella meravigliosa casa in campagna in cui vive circondata dalla natura e dall’affetto dei suoi cari, in particolare del suo nipotino di 3 anni Luca a cui ha dedicato la collezione in madreperla “Ciao Luca”. 

“Una volta letto il tema del concorso, “Animalia” una scena che osservavo ogni giorno è diventata immediatamente un disegno che, ritagliato, ha dato vita ai pezzi che compongono il mio progetto. E’ così che nasce la maggior parte dei miei lavori, da un disegno su un foglio!”

Argento, oro, gemme, diamanti ma soprattutto coralli, questi i materiali con cui preferisce decorare le sue creazioni. Pietre assolutamente vere e con una storia. Insieme a questi, elementi meno tradizionali ma di grande impatto visivo. “In questo momento sto realizzando una serie di 6 anelli” ci racconta “decorati con un fungo color corallo dalla forma davvero bizzarra trovato durante una passeggiata nel bosco con il mio piccolo Luca. Avresti dovuto vedere i suoi occhi quando l’ha riconosciuto, nel suo rosso vibrante, fra le pietre che avevo incastonato!”

Parlando del suo ultimo successo ci confida: “Difficilmente partecipo ai concorsi ma quando ho letto del contest Enrico Cirio Talent Award su una rivista specializzata sono rimasta colpita dalla naturalezza con cui sono stati convocati i partecipanti e dalla qualità della giuria, oltre che dal tema proposto. Inviare il mio gattino è stato un processo naturale ma non mi sarei mai aspettata di vincere. Invece è stata una piacevolissima sorpresa che arriva proprio in un momento molto speciale della mia vita, quindi per me ha ancora più valore!” 

Tra i partecipanti al concorso anche la nostra studentessa di secondo anno al corso di Design di Gioiello Rossella Margaglio che, anche grazie al prezioso aiuto della nostra jewel designer Ylenia Parasiliti, ha presentato il progetto di un bracciale ispirato alle farfalle dal titolo “Battiti di vita”. “Ho scelto le farfalle collegandole ad un mio stato d'animo, al desiderio di libertà e realizzazione dei miei obiettivi” ci spiega Rossella, “ma soprattutto all’importanza di godermi l’attimo e alla consapevolezza che, nonostante il tempo passi veloce come la vita di una farfalla, non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni.”  E riguardo al concorso ci racconta: “Non ho vinto ma sono comunque molto felice: è questo quello che amo fare e questa è pur sempre stata la mia prima esperienza senza esperienza!” 

Battiti di vita - il progetto di Rossella Margaglio

Il suo “Battiti di vita” non è però passato inosservato all’occhio attento della giuria e degli organizzatori dell’Enrico Cirio Talent Award ne tanto meno della nostra artista argentina che ci confessa: “Sono rimasta affascinata dall’eleganza, la ricerca e l’impegno dimostrati da Rossella. Un bel pezzo davvero. In generale, è stato davvero un piacere vedere tanto talento nei progetti dei partecipanti; se penso a quanta “contemporaneità” di bassa qualità gira per il mondo!”

Una donna semplice, umile e di talento, che ha trovato anche il tempo per dare degli ottimi consigli agli studenti del Dipartimento di Design di Gioiello dell’Harim Accademia Euromediterranea.“Prima di tutto, siate originali e non copiate, o contaminerete la vostra creatività! Trovate il giusto equilibrio fra arte e vendibilità, rispettate e imparate qualcosa da tutti, anche dai più umili artigiani, ma soprattutto cercate di vendere emozioni: in fondo il vostro lavoro è destinato ad accompagnare i momenti più felici della gente!” 

E’ proprio il caso di dire: fatene tesoro, ragazzi!