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L' "agibilità politica" per Berlusconi, ultimo schiaffo allo Stato di diritto

Creato il 06 agosto 2013 da Gaetano61

Il problema al centro del dibattito politico è, ora, quello della cosiddetta "agibilità politica" del condannato Berlusconi, un leader politico che, "forte" del consenso di milioni di cittadini, per ciò stesso, secondo questa opinione, non può essere estromesso dalla vita politica. Ed ecco ragionare su grazia, non applicabilità della decadenza da senatore grazie ad una interpretazione della legge Severino, per giungere alla commutazione della pena, sul modello della decisione che Napolitano adottò nei confronti del direttore del GiornaleSallusti. Il problema è che, giorno dopo giorno, il tema della "agibilità politica" di Berlusconi rischia di entrare nella testa di molti, fino a ritenerlo un fatto da realizzare, mentre il fatto di una persona condannata in via definitiva che deve apprestarsi a scontare - nelle forme previste dall'ordinamento - la pena inflitta, sta passando in secondo piano. E tutto questo non è che uno dei frutti, se non il principale, del ventennio berlusconiano, cioè lo spregio delle regole dello Stato di diritto e della separazione dei poteri.

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