L’aglio veniva anche considerato pianta magica, da utilizzare come simbolo protettivo appeso a porte e finestre per tenere lontano gli spiriti maligni, o cucito in un sacchetto da portare al collo contro ogni malattia.
- L'aglio di Resia,l'aglio che non puzza. Straordinario prodotto vegetale di nicchia
L’isolamento geografico ha consentito la conservazione di un’interessante biodiversità vegetale: sia l’aglio - che i Resiani chiamano strok - sia i fagioli e il mais della vallata sono stati oggetto di studio da parte della Facoltà di Agraria dell’Università di Udine.
Sono state individuate una specifica varietà di aglio e ben trenta diversi ecotipi di fagiolo Caratteristico è il colore rossastro assunto generalmente dal secondo strato delle tuniche che rivestono il bulbo. Viceversa i bulbilli sono bianchi.
L’Aglio di Resia viene coltivato nei piccoli appezzamenti sparsi sul territorio a ridosso delle frazioni del comune, fino a 1000 m.
Un tempo nelle serate estive, dopo il raccolto che avveniva tra la fine di luglio e la prima decade di agosto, si intrecciavano lunghe reste che venivano appese fuori dalle case e consumate a poco a poco.
Oggi l’aglio è confezionato in piccoli mazzetti da 4-5 bulbi e si conserva anche per un anno.
Lo strok è particolarmente adatto alla produzione di salumi perché è dolce, privo dell’aroma a volte acre delle varietà più comuni.
L'agliata
Ingredienti
- Noci –
- aglio –
- pane secco –
- brodo di carne –
- sale - pepe
Preparazione
Pestare abbondanti gherigli di noci con spicchi d’aglio.
Aggiungere molliche di pane bagnato nel brodo, e continuare la pestatura incorporando altro brodo, affinché la salsa non raggiunga la giusta consistenza.
Aggiustare di sale e pepe.
Questa preparazione si usa mangiare calda, accompagnata a carne di maiale o di cinghiale