di Rossana Castiglia
L’agricoltura sinergica di Masanobu Fukuoka ed Emilia Hazelip, per un orto in collaborazione con la natura
Difficilmente ci si chiede davanti ad un piatto saporito, magari di verdure di stagione, da dove arrivano quegli ortaggi. Eppure in un momento storico di crisi internazionali e non, come quello che stiamo attraversando, qualche domanda in più potrebbe aiutare non solo le nostre tasche, ma anche la salute personale e del pianeta.
Nei nostri grandi supermercati i reparti di frutta e verdura sono sempre ricolmi di ortaggi e frutti perfetti. Dai colori intensi e dalle forme impeccabili, scintillano al solo guardarli e inevitabilmente gli facciamo fare canestro dentro ai nostri carrelli.
Ma è possibile che la terra possa produrre in maniera naturale e autonoma simili alimenti?
La risposta è NO!
Quello che vedete nelle corsie illuminate a giorno è il risultato di coltivazioni intensive, che sfruttano e impoveriscono terre, spesso ormai lontane.
Sono prodotti iniettati di veleni, additivi chimici, che ne tolgono il sapore e la salubrità, rendendoli solamente appetibili alla vista e alle numerose casse che ci regalano punti, in cambio della nostra salute.
Il protrarsi di simili coltivazioni intensive ha ormai superato il buon senso, lasciando alle spalle di queste terre sfruttate e impoverite, un inesorabile processo di desertificazione.
Serve un cambio di rotta, che ognuno può fare nel proprio piccolo e nel proprio quotidiano.
Ad aiutarci in questa pionieristica impresa ci sono anime sensibili come Masanobu Fukuoka ed Emilia Hazelip che anni addietro, dopo studi e osservazioni, hanno iniziato a parlare di “agricoltura del non fare” o “agricoltura sinergica” e “orto sinergico”.
snodo.net
L’orto sinergico si basa sul principio di collaborazione, in quanto ogni elemento costitutivo della terra, ad esempio i lombrichi, ed ogni parte della pianta, ad esempio le radici, hanno delle specifiche proprietà e ruoli.
All’interno di un orto sinergico, ognuno ha il proprio compito, che non è fine a se stesso, ma è in stretta relazione con tutto il “sistema orto”, creando appunto una vera e propria sinergia.
La composizione dell’orto stesso segue una logica, dettata dalle singole proprietà della pianta. Ad esempio ai bordi dell’orto verranno messe a dimora piante come aglio, porro, cipolle, perché il loro caratteristico odore, è un repellente naturale per le lumache, che si allontaneranno senza mordicchiare l’insalata, che avremo piantato in una zona più interna dell’orto.
Ma l’orto sinergico oltre ad essere fonte di buoni alimenti autoprodotti, sarà per voi anche una delizia per gli occhi. Infatti, sempre in virtù della grande sinergia, tra le piante e la madre Terra, all’interno di un orto sinergico sarà facile trovare piante da fiore e piante officinali, creando un vero spettacolo, di forme e colori.
E per buona pace delle vostre braccia, l’orto sinergico, non richiederà il sudore della vostra fronte, per impegnative vangature. L’orto viene creato affinché la terra non venga compressa e smossa da un badile, che con il suo logorio, non fa altro che spezzare un equilibrio naturale, che rende la terra soffice e ricca di nutrienti.
Sarà l’utilizzo della paglia e la decomposizione stessa di foglie e radici, a generare nutrimento per il nostro orto, di conseguenza, non sarà necessario pompare ortaggi con fertilizzanti chimici.
Così come non sarà necessario l’utilizzo di pesticidi, perché la grande sinergia all’interno dell’orto, fa si che ogni pianta abbia accanto a se un proprio guardiano, che ne terrà lontano eventuali parassiti.
La creazione di un orto sinergico è anche un momento d’incontro, è un’occasione per riscoprire il senso di comunità e collaborazione, lo stesso che anima le piante e l’orto.
Non rinunciate alla creazione dell’orto, se non possedete un giardino. Cercate all’interno del vostro comune di residenza, aree verdi non utilizzate e chiedete all’amministrazione pubblica, che lì venga creato un orto sinergico.
Sarà per voi un momento dove poter riscoprire quanta bellezza e quanta abbondanza la Terra può donare se noi umani la smettessimo di essere antagonisti della Natura ed entrassimo in sinergia con essa.
Per maggiori informazioni: http://agrisinergica.altervista.org
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