Rovine di un edificio di Ghezer, dove sono state trovate tracce
di un insediamento precedente (Foto: S. Wolff, Scavi di Tel Ghezer)
Ghezer era, un tempo, un centro di una certa importanza, posta al crocevia delle rotte commerciali tra l'Asia e l'Africa, lungo il percorso della via Maris, antica rotta commerciale che collegava tra loro Egitto, Siria, Anatolia e Mesopotamia. I resti di quest'antico centro recano, dunque, tracce di una frequentazione molto più antica di quanto si credeva finora.
Il controllo di Ghezer fu, per molti secoli, tenuto da Cananei, Egiziani e Assiri. Nel X secolo a.C. un faraone diede in dono la città al re Salomone per le sue nozze con una principessa egizia.
E' circa un secolo che scavi regolari si svolgono nel sito archeologico di Ghezer. La maggior parte degli scavi ha evidenziato tracce e reperti risalenti ad un periodo temporale che va dal X all'VIII secolo a.C.. Sono state ritrovate anche gallerie sotterranee utilizzate, in passato, per far pervenire l'acqua potabile in città in caso di assedio.
Quest'anno, durante gli scavi estivi, gli archeologi si sono imbattuti in tracce ben più antiche di quelle scavate e repertate finora. In particolare la stratigrafia ha rivelato una sezione risalente al XIV secolo a.C., nella quale è stato ritrovato un amuleto a forma di scarabeo di Amenhotep III, padre di Akhenaton e nonno di Tutankhamon. Con l'amuleto sono emersi frammenti di ceramica filistea. Questo fa pensare che nel XIV secolo Ghezer fosse sotto il controllo egiziano.