La paglia come strumento di elezione per costruire. Sicuramente ci riporta al detto che chi costruisce sulla roccia investe ma…forse qualche variante potrebbe essere necessaria.
Mi sono imbattuto in un‘originale proposta svizzera che val la pena divulgare, riconoscendo agli stessi una sensibilità ecologica e un particolare fiuto nel cogliere l’esigenze di una clientela benestante ma nello stesso tempo attenta all’ambiente.
Ecco si tratta del Maya Guesthouse , un albergo esclusivo costruito a Nax (1.300m), nelle Alpi svizzere con otto camere per gli ospiti, una sala da pranzo e un appartamento per la famiglia del proprietario. La superficie totale è di circa380 m2.
L’apertura della struttura è prevista per Ottobre 2012
Un design moderno fatto di balle di paglia
Il progetto scelto è una costruzione con pareti esterne in balle di paglia, calcare e argilla eseguita dall’architetto Werner Schmidt di Trun (Atelier Werner Schmidt). Werner Schmidt è il leader in Europa nella costruzione con balle di paglia e molti dei suoi edifici hanno vinto premi di design e architettura in Svizzera e in Italia.
Questo tipo di costruzione non ha bisogno di riscaldamento.
Per esempio, l’acqua calda per le docce, lavatrici, lavastoviglie, ecc. sarà riscaldata con il recupero dell’eccesso di calore del forno a legna e la stufa a legna. Da aprile a ottobre, l’acqua sarà riscaldata tramite un sistema solare termico.
Un impianto fotovoltaico fornirà l’elettricità necessaria. Con oltre 3000 ore di sole all’anno, la regione ha un microclima molto piacevole e fornisce energia in sufficienza.
Le otto moderne camere di21 m²sono decorate individualmente con mobili e letti fatti a mano. I materiali scelti esclusivamente naturali: legno, argille, pietra, vetro ecc. Tutte le camere hanno un bagno e una terrazza o balcone privato. Ovviamente non mancherà un ristorante con prodotti locali e servizi di welness.
La paglia è però il piatto forte (gioco di parole). Aspettiamo il prezzo….che dire siamo in alto!
Dal turismo sostenibile (o insostenibile? per le mie povere tasche) alla creatività italica, giovanile e ahimè per tragica necessità.
Un gruppo di ragazzi a Pescomaggiore (uno dei tanti piccoli comuni terremotati aquilani) ha costruito un eco-villaggio in paglia!!
Niente dispersione e niente cemento che , insieme al ferro, messi in quantitativi così minimi negli edifici, ha reso l’Aquila una città del ricordo. Due modi simili di concepire l’ambiente ma con prospettive diverse: una reddito e attenzione all’ambiente l’altra la voglia di ricominciare e vivere diversamente.