Magazine Diario personale

parliamoci chiaro.

Da Ilcerchiomagico
parliamoci chiaro.ma proprio chiaro: la famigerata crisi, checchè ne dicano dai piani alti, c'è. eccome se c'è!
una crisi che ha svuotato i carrelli, che ha modificato le abitudini e, vivadio, distolto l'attenzione dal futile per l'utile.
ma c'è. si sente, fuori e dentro casa. da singoli, famiglie e società. è un domino in discesa libera.
ma. c'è sempre un ma. ma noi, ovvero la maggior parte di noi, cosa fa per risolvere il problema economico? niente. o quasi. coloro che fanno sono lucciole nella notte. scusate se sono cruda. ma riporto le lamentele che ascolto, leggo, sbircio e talvolta commento nel quotidiano, di persone che si piangono addosso. e basta. persone che si limitano a lamentarsi ma non reagiscono. 
reagire?? che cavolo vorrà dire questa parola?
tanto. vuol dire molto. vuol dire alzare la testa (e non solo) e rispondere fattivamente allo scatafascio.
come? a  u t o p r o d u c e n d o    A PIù NON POSSO. ciò che si perde in termini di moneta si guadagna diversamente, ovvero non spendendo, o spendendo di meno.
ed ancora c o n d i v i d e n d o   con la famiglia e gli amici.
e poi ancora s c a m b i a n d o   e chiedendo in prestito beni più o meno preziosi in comodato d'uso per qualche giorno o per qualche ora. 
qualcuno penserà: beata lei quanto tempo avrà per fare molto o quasi in casa. errore: io non ho più o meno tempo degli altri.
ho semplicemente imparato ad organizzarmi, da sola e in compagnia. un'altra parola chiave è o r g a n i z z a z i o n e
vivo in una medio piccola realtà del sud italia, ho un lavoro, ma ho anche due figlie in crescita ed una casa da gestire. mi organizzo. punto. ho fortunatamente persone intorno che mi appagano ed appoggiano. cerco di anticipare al giorno precedente ciò che posso fare il successivo. metto in moto la scaletta di incombenze: attacco con una e le altre a ruota = stesso tempo/molte cose fatte.
eppoi voglio una vita lenta . alle file del supermercato preferisco di gran lunga i miei fornelli son un sottofondo musicale. ho visto troppe persone morire con mille rimpianti per non aver potuto dedicare del tempo a cose che avrebbero desiderato fare ma che non hanno fatto per lavorare il doppio del tempo e sfoggiare il tailleur haute couture. e vedo adesso persone che hanno superato la soglia della vecchiaia, ormai fossilizzate e rassegnate dopo aver passato vite intere dietro una scrivania. no, non ci sto. voglio respirare, voglio sentire l'odore della terra appena frollata, voglio guardare il mare senza dover consulatre l'orologio: non m'importa se addosso avrò una firma, uno scarabocchio o una maglia bucata. non m'importa se ho la stessa automobile da 12 anni..quando qualcuno me lo fa notare..gli chiedo di riflettere sul fatto che nel mondo miliardi di persone l'automobile non sanno neppure cos'è..e forse nemmeno la maglia!
scusate lo sfogo. ma vedo tanta , troppa gente che di questa crisi fa un alibi per piangersi addosso.
felice lungo week end.
(la famiglia sperimentale va nel salento)
al mio ritorno...

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