C’è una bella tradizione scandinava che, finalmente, è sbarcata anche a Roma: l’Albero dei Ciucci. Si, avete capito bene, sto parlando proprio degli adorati succhiotti dei bambini, croce e delizia di noi genitori!
Confesso che la prima volta che ne ho sentito parlare sono rimasta perplessa ed istintivamente ho pensato all’Albero delle Monete di Pinocchio…invece si tratta di una iniziativa ricca di poesia e anche vagamente romantica.
Se, come me, avete dei figli vi sarà sicuramente capitato di dover fare ricorso alle più fantasiose bugie per convincerli ad abbandonarlo; qualcuno racconta che va donato a Babbo Natale in cambio dei regali, altri che la Fatina lo porta via per i bambini più piccoli e alcuni arrivano persino a manometterlo fino a renderlo inutilizzabile!
Ebbene, ora anche noi romani abbiamo la possibilità di usare un Albero dei Ciucci!
L’idea è venuta all’Associazione Riprendiamoci San Cosimato, che ha sfruttato l’albero presente all’interno dell’area giochi dell’omonima piazza di Trastevere, riprendendo un’usanza nord-europea.
I bambini danesi, infatti, contemporaneamente all’ingresso all’asilo,ormai diventati grandi, abbandonano il loro succhiotto appendendolo ai rami di questi alberi.
La tradizione racconta che tanti anni fa, in un piccolo villaggio, viveva un bambino che piangeva sempre…i genitori non sapendo come fare per placare il pianto, decisero di comprargli tanti ciucci colorati. Quando il bambino portava alla bocca uno dei suoi ciucci smetteva di piangere…un giorno, però, il bimbo – con il succhiotto in bocca - stava giocando vicino ad un albero quando, ad un tratto, sentì un fruscio e dall’albero cadde un ciuccio con i colori dell’arcobaleno. Il bimbo lasciò il proprio ciuccio per prendere quello caduto dall’albero ma, come per magia, il ciuccio color arcobaleno scomparve ed al suo posto spuntò una meravigliosa margherita. Il piccolo provò a riprendere il suo succhiotto ma, nel frattempo, anche quello era sparito e al suo posto era comparsa un’ altra margherita! La mamma rimase incredula perché, per la prima volta dopo tanto tempo, il suo bambino, anche senza ciuccio, non piangeva! Il bimbo prese entrambe le margherite e le regalò alla mamma sorridendo. Fu così che i genitori del piccolo tornarono con tutti i ciucci e li appesero ai rami, creando così il primo Albero dei Ciucci! Da quel giorno i bambini che decidevano di abbandonare il proprio ciuccio si recavano presso l’albero che, grato, li salutava con un dolce fruscio…
Insomma, se volete un’alternativa meno traumatica per i vostri bimbi, piazza San Cosimato è il luogo giusto!
Con l’occasione potrete approfittare dei giochi e della bellissima lavagna gigante (portate i gessetti per lasciare un messaggio o fare un disegno) e poi proseguire per una passeggiata nei vicoli trasteverini.Ringrazio Stefania di ’Riprendiamoci San Cosimato’ per il lavoro che svolge a favore della salvaguardia e della promozione della piazza e per la concessione delle immagini.
- DOVE
Rione Trastevere -Piazza San Cosimato
- COME
Tram 8 – Bus H e 780