Intermittenze d’ordinaria foschia
ha un cavo nelle spalle
alveo di piume da palude
nulla che possa indurre a sonni calmi
il leggio sulle zattere
s’inalbera
quasi artigliando il cielo
a salvamento
magari vedrà nascere germogli
dalle golene e calicanti intrisi
galleggiare
la veste d’alghe, tutte le sue piaghe
cicatrizzate al meglio nei detriti
e per sentito dire scioglie di nastri “fu”
oggi che a intorbidare il fiume
in moto ozioso
accorrono grigiori sedicenti
e andare a foce
acqua di nebbia e sale
ci vorrebbe
irrompere di luce alla sorgente
(Cristina Bove)