LE STANZE
Chissà chi verrà dopo di me
ad abitare queste stanze,
chi si sveglierà all’occhio dorato
del sole e s’addormenterà con lame
di luna impresse sul letto.
Qualcuno girerà per la casa,
dirà ch’è bella o brutta,
ma non udrà le voci
rimaste attaccate sui muri,
non saprà che l’umido alle pareti
è il segno lasciato dal pianto
nei giorni dei tanti abbandoni.
Spazzerà via le inutili orme
di un passaggio qualunque
e scrosterà le ombre
di un tempo che non gli appartiene.
Sarà utile allora
svestirsi per tempo di tutti gli addobbi
e lasciare che l’anima -nuda-
si volga all’Eterno.
(Anna Maria Bonfiglio)