Se il nostro vecchio albero di Natale sintetico non piace più e vogliamo comprare un abete vero, ecco alcuni consigli per curarlo e tenerlo vivo durante le feste natalizie.
Di per sè, l‘abete preferisce di solito terreno fresco e poco fertile, ma ha bisogno di un ambiente molto umida. Anche se può sopportare per natura condizioni climatiche anche molto rigide, quando lo portiamo in un ambiente casalingo per addobbarlo di palline e festoni, si devono affrontare alcuni problemi.
Per prima cosa deve acclimatarsi abituarsi all’ambiente domestico, dove la temperatura è alta e l’aria è in genere asciutta. Inoltre è bene scegliere una pianta allevata in vaso e conseguentemente una volta a casa, sistemarla il più possibile lontano da caloriferi e fonti di calore e innaffiandola spesso. L’albero, poi, va posizionato con un contenitore, che deve fungere da sottovaso, colmo di argilla espansa, che andrà bagnata regolarmente per permettere una distribuzione d’acqua lenta e anche da dispensatore di umidità.
Finite le feste, l’abete non si pianta subito all’esterno, ma bisogna collocarlo in un ambiente fresco e luminoso per un paio di mesi, continuando a curarlo con abbondante acqua e, quando arriva marzo, lo si può trapiantare in un ambiente esterno e in un luogo riparato. Per piantarlo è necessario seguire alcune semplici regole.
Prima di tutto non danneggiare le zolle di terra in cui sono inserite le radici e scavare una buca di dimensioni idonee alle dimensioni della pianta. Bagnare le radici subito dopo averla messa a dimora e, dopo qualche mese, dargli del fertilizzante leggero apposito per lo sviluppo.
Se invece non abbiamo un posto dove metterlo a dimora, lo si può portare a una delle associazioni di volontari che recuperano gli alberi dopo le feste, per piantarle in zone di rimboschimento.