L’albero di pietra written by Lidia Are Caverni

Da Parolesemplici

L’albero di pietra non germogliava

foglie né fiori lungo il viale solo

le radici vivevano abbarbicate al suolo

linfa che penetrava il cuore dilatava

le vene da troppo tempo spente arrosava

le guance ridando giovinezza come in una nuova

emozione potevano le mani protendersi rami

d’improvviso ricoperti di verde l’osmosi

era compiuta mancavano gli uccelli

il tenero levarsi del nido.

L’albero di pietra recava ferite

le rughe del tempo troppo aveva

vissuto al margine del bosco

sfidato il vento la pioggia folte chiome

fiorite in primavera ambito dagli insetti

colmo di frutti in estate cercato dagli uccelli

era sceso l’oblio la calcificazione del cuore

si era arrestata la linfa che lo rendeva

leggiadro dure cortecce custodivano

il tronco restavano radici il lento ingravidarsi

di terra.

L’albero di pietra sfidava il tempo

tacevano gli umori dei rami i nodi che

generavano germogli protendendolo al cielo

non aveva più occhi per guardare

lo svolgere dei giorni le notti fredde

irrorate di stelle gli insetti andavano

altrove il becchettio degli uccelli o nidi

per teneri scoiattoli denti che foravano

boscaglie macchine calpestavano radici

ignorando il suo vivere lo spento fluire di vita.

Sull’albero di pietra erano stati

tracciati nomi che il tempo non

cancellava piccoli cuori trafitti

ricordo di antichi amori gelosamente

li custodiva come fosse teca che nel ventre

ospita il frutto da lasciar cadere in estate

perché il suo essere restasse a guardare

radici il timido affiorare del germoglio

che gli avrebbe donato vita silenzioso

scorrendo nel suolo lucido serpente che

la sua preda cerca.

Dalle radici era generato un seme

un germoglio dalle piumose foglie

avvolgeva il tronco dell’albero

di pietra saliva ai rami generando

chiome l’anima restava immoto nucleo

senza più vita dolci anelli di verde essenza

la ricopriva potevano cinguettare

gli uccelli nidi formarsi in primavera

che l’albero reggeva.


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