I bambini, le cui madri assumevano alcol durante la gravidanza, presentano alterazioni della loro struttura cerebrale e del metabolismo visibili attraverso alcune tecniche di imaging. Il consumo di alcol in gravidanza può portare a problemi di sviluppo fisico e mentale nei bambini, una condizione nota come “sindrome alcolica fetale”. La ricerca suggerisce un’incidenza compresa tra 0,2 e 1,5 per 1.000 nati vivi. I costi per la cura delle persone affette da sindrome alcolica fetale negli Stati Uniti ammontano a circa 4 miliardi di dollari all’anno. I progressi nella risonanza magnetica (RM) hanno permesso di comprendere gli effetti prodotti dall’alcol. Recentemente, i ricercatori della Polonia hanno utilizzato tre diverse tecniche di risonanza magnetica su circa 200 bambini esposti all’alcol durante la fase fetale e su 30 bambini non esposti. I ricercatori hanno usato la RM per valutare la dimensione e la forma del corpo calloso ed il fascio di fibre nervose che forma il collegamento di comunicazione principale tra le metà destra e la metà sinistra del cervello. I risultati hanno mostrato che i bambini esposti all’alcol presentavano un assottigliamento maggiore del corpo calloso.
Questi cambiamenti sono purtroppo fortemente associati a problemi psicologici. I ricercatori hanno anche utilizzato l’imaging pesato in diffusione (DWI) per studiare sei aree del sistema nervoso centrale dei bambini. Questa tecnica si basa sul processo di diffusione dell’acqua e risulta più sensibile nel rilevare le anomalie del tessuto. I bambini esposti all’alcol presentavano aumenti statisticamente significativi della diffusione e ciò indica disturbi neurologici o danni al tessuto cerebrale.
Per studiare in modo non invasivo il metabolismo del loro cervello, i ricercatori hanno utilizzato la risonanza magnetica con spettroscopia all’idrogeno (HMRs) ed hanno rilevato un insieme complesso di cambiamenti metabolici. In conclusione, le future mamme non devono assolutamente sottovalutare la pericolosità dell’alcol!!!