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L’alfabeto del noir

Creato il 30 maggio 2011 da Paolo Franchini

L’alfabeto del noir

Sabato scorso, nell’etere FM di PuntoRadio, si è parlato di alfabeto nel corso del talkshow “Siamo in onda”. Fra libri, classifiche e compleanni a tinte noir, anche.

Etimologia

La parola alfabeto ha un’etimologia piuttosto curiosa perché giunge a noi dal termine latino alphàbètum, ma nasce dalle prime due lettere (ovvero alfa e beta) dell’alfabeto ellenico, cioé greco, per farla breve.

I Latini, infatti, ricevettero questi caratteri dagli Elleni che, a loro volta, li avevano ricevuti dai Fenici, come appare dalla forma e dal nome dei segni.

Ad ogni modo, la parola alfabeto indica, come indicava un tempo, tutti i caratteri che esprimono i suoni di una lingua.

Classifiche

Mi sono affidato a Ibs anche questa settimana e, con piacere, vi segnalo una bella new entry direttamente al primo posto:

1. Le luci di settembre (Carlos Ruiz Zafón)
2. L’atlante di smeraldo (John Stephens)
3. Il gioco degli specchi (Andrea Camilleri)

Nella speciale sezione dedicata ai gialli e ai noir, invece, le new entry che si fiondano sul podio sono ben due, anche se non giungono a scalzare il primo:

1. Il gioco degli specchi (Andrea Camilleri)
2. Angelology (Danielle Trussoni)
3. Questo corpo mortale (Elizabeth George)

Come ogni volta, se proprio non potete farne a meno, le Top100 generali e per argomento le potete trovare anche cliccando sui vari link che vi propone www.varesenoir.tk.

Qualche consiglio di lettura noir

L’alfabeto di Eden (di Nino Filastò)
Euro 18,00 – Pagg.367 – Hobby & Work
Giunto il momento della pensione, un giornalista di cronaca nera decide di ritirarsi su una sperduta isoletta al largo della Bretagna, dove il sindaco gli chiede di indagare sulla scomparsa di un archeologo del quale non si hanno più notizie. Trasferitosi a casa dello scomparso, il giornalista rintraccia nel computer alcuni files a dir poco inquietanti. In essi si allude a una spedizione archeologica nel Sahara conclusasi con un rito sanguinario, e soprattutto a delle pietre che contengono messaggi criptati. Un giallo ai confini dell’horror.

L’alfa e l’omega (di Sandro Mascia)
Euro 10,00 – Pagg.240 – Carta d’imbarco
L’enigma corre per i vicoli del vecchio quartiere a ridosso del porto, corre da Bonaria a Tuvixeddu, corre nel ventre di Cagliari, sulle tracce di Zaira, la piccola rom sparita in una piazza San Sepolcro semideserta. La cerca Alex, il barista del Café Marina, via via inghiottito da una storia che si tinge di un nero profondo oltre cinquecento anni.

Compleanno letterario

Questa volta siamo qui a festeggiare un compleanno segreto perché dobbiamo spegnere le 103 candeline dello scrittore inglese Ian Lancaster Fleming. Del papà dell’agente 007, insomma.

Oltre a essere uno scrittore nonché giornalista, Fleming fu un soldato di Sua Maestà e le sue storie di carta e inchiostro, per l’appunto, nascono anche dalle esperienze fatte presso il Servizio Informazioni della Marina.

Ha scritto molto e da sempre, va detto, ma il successo vero e proprio gli arrivò con Casino Royale, il primo romanzo della saga di James Bond.

Metodico e puntuale, mise a regime un sistema di lavoro che molti scrittori invidiano. E molti editori, anche…

Per ogni romanzo, infatti, Ian Fleming lavorava 7 settimane fra gennaio e marzo in Giamaica (nella sua tenuta che battezzò Goldeneye). Ogni giorno scriveva per 4 ore (sempre dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 19) e sempre e comunque fino a mettere giù 2000 parole al giorno, senza effettuare alcuna correzione. L’ultima settimana (la settima) la usava per correggere gli errori più vistosi e riscrivere alcuni brevi passaggi.

Una vera e propria macchina da guerra letteraria, insomma.

www.paolofranchini.tk


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