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Come vedrete da questo articolo la dieta cinese è molto diversa dalla dieta alimentare che intendiamo noi. Nell’alimentazione cinese c’è una visione olistica degli alimenti che sono un tutt’uno con il benessere del nostro organismo.
Il fulcro dell’alimentazione cinese ruota attorno a queste semplici potenzialità. Ogni cibo ha delle potenzialità intrinseche che vengono classificate in diverse categorie e utilizzate a seconda di diversi fattori contingenti. Ogni alimento, penetrando nel nostro organismo, dà luogo al manifestarsi di diversi meccanismi ed energie.
La quintessenza alimentare di un alimento, presente nell’alimentazione cinese, viene chiamata Jing. Il ‘potere’ dello Jing è relativo alla freschezza del prodotto o all’energia cinetica che possiede (ad esempio un uovo appena covato). Lo Jing è maggiore se l’alimento in questione proviene dalla stessa zona di chi lo assume e se viene consumato nella maniera più integra. Sbucciare, tagliare o asportare delle parti da un alimento ne indebolisce lo ‘spirito’ e conseguentemente il principio attivo. La forza dello Jing è legata anche al giusto periodo di raccolta e di consumo. Ogni alimento ha un suo preciso collocamento temporale nei cicli stagionali e naturali e anche il suo consumo deve avvenire in piena maturazione, quando lo Jing è al massimo della potenza ed efficacia.
Fatta questa premessa, viene introdotto il Qi alimentare. Questo altro non è che l’energia dell’alimento, capace di guarire o danneggiare l’organismo. Il fattore del Qi alimentare è l’insieme di diversi sottofattori che ne determinano le potenzialità. I sotto fattori del Qialimentare sono precisamente lo Yin/Yang, la Natura, il Sapore, la Tendenza, la Consistenza e i Meridiani Destinatari.
Qui le cose iniziano a diventare complesse. Per stabilire le composizioni di Yin e Yang intervengono le categorie di colore e luogo di crescita dell’alimento. Dal colore nero (Yin massimo) si arriva al rosso (Yang), passando attraverso il bianco, il giallo e il verde. Per ciò che concerne il luogo dell’alimento loYin massimo è relativo al cibo che si sviluppa unicamente sottoterra (tuberi, bulbi e tartufi) mentre lo Yang massimo è tipico di alimenti che crescono interamente al di sopra della superficie terrestre e che hanno capacità di movimento, come gli animali e i cereali. Le radici sono Yang di Yin perché crescono verso il basso, in profondità. Le verdure e la frutta nascono nella terra ma crescono andando in alto e quindi sono Yin di Yang. Lo Yang quindi è tipico di un alimento che apporta un notevole quantitativo di energia.
Si dice che il primo farmaco della tradizione medica cinese sia stato il vino, ricavato dai cereali. L’ideogramma riferito alla parola ‘medicina’ ricordainfattil’immagine stilizzata di una fiasca di vino.
La finalità dell’alimentazione cinese è quella di nutrirsi. Mangiare ha anche due potenzialità: peggiorare la salute dell’individuo e ripristinarla.
Riflettendoci per qualche secondo, scopriremo che i principi dell’alimentazione cinese non sono poi così sbagliati e che noi occidentali avremmo molto da imparare dall’alimentazione cinese.