L’allarme dell’Unesco: La lingua Napoletana in via d’estinzione, ecco quando può sparire!

Creato il 30 maggio 2014 da Vesuviolive

Il Napoletano è una lingua e non un dialetto. A dirlo è stato l’Unesco e da queste parti lo sappiamo bene ma meglio ricordarlo per chi in Italia e all’estero pensa che si tratti di un dialetto. Ed è proprio questa considerazione a far scattare l’allarme dello stesso Unesco che qualche anno fa durante la Giornata Mondiale delle lingue madri, riferendosi alla lingua napoletana, ha dichiarato che questa è in via d’estinzione.

L’estinzione del Napoletano come lingua potrebbe avvenire, secondo l’Unesco, tra non meno si un secolo e le motivazioni si basano dall’analisi di 9 valori basilari: il numero dei parlanti, alla trasmissione della lingue alle altre generazioni, alla percentuale dei parlanti rispetto alla lingua nazionale, versatilità, adattamento ai media, esistenza di opere letterarie, uso di documenti ufficiali e infine la considerazione che ne hanno i parlanti.

Bisogna, però, dire che il Napoletano è parlato da un numero folto di persone: circa 11 milioni, più dello svedese e addirittura 2 volte il norvegese. Dunque non appare, se guardiamo questi numeri, una lingua in disuso e pronta a morire. Quello che sicuramente possiamo consigliare è lo studio dai parte dei più giovani della letteratura napoletana, della sua grammatica e della sua musica esportata in qualsiasi angolo della terra.


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