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L’allenamento e la forza dell’esempio

Creato il 06 settembre 2013 da Marco Caggiati

L’allenamento e la forza dell’esempio

Mi capita spesso che mi venga chiesto da parte di “genitori” quali sia l’allenamento migliore da far fare ai propri figli. Mi chiedono quale sia lo sport migliore oppure l’età più opportuna per iniziare a praticare sport a livello agonistico. Alcuni genitori che pensano di avere “figli pigri” mi chiedono come possono farli appassionare allo sport.

Allora, tutte le volte, “mi lancio” in una serie di considerazioni tecniche rivelando loro che il “segreto” risiede nella diversificazione, nel gioco libero all’aria aperta, nella condivisione con gli amici ecc..

Però alla fine…., rivelo loro che ciò che fa veramente la differenza è “la forza dell’esempio”! Mi viene da sorridere quando queste domande mi vengono rivolte da persone sedentarie che hanno schivato nella loro vita l’allenamento e l’attività motoria in tutte le sue forme come abitualmente si fa per strada con i “regalini” lasciati dai cani…..

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La coerenza e l’esempio sono le “armi” migliori da utilizzare con i bambini perché imparano prevalentemente per imitazione….e prova ad indovinare chi sono le persone che prendono per istinto come loro “faro”, come esempi da copiare…?

Come gli uccelli imparano a volare osservando i genitori…, anche i bambini si appassionano allo sport e al movimento se hanno un papà ed una mamma che danno il buon esempio.. Molto semplice…

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Questo non ti garantirà certo di trasformare tuo figlio in un campione o, più semplicemente, in un assiduo praticante di innumerevoli sport.

A tal proposito devi sapere che ho due figlie, Giada di quasi 6 anni e Asia di 3 anni e 3 mesi… Hanno lo stesso esempio, ma agiscono e reagiscono in maniera molto diversa rispetto alla fatica e all’attività motoria. Giada (quella ritratta nella foto d’apertura

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) è una piccola “Marcolina” che adora correre, gareggiare e dare libero sfogo a tutta la sua vitalità tramite il corpo…, invece Asia è marcatamente differente.

Asia ha una pigrizia atavica e prova sempre a “schivare la fatica”, chiedendo di essere “presa in spalla” alla minima occasione quando c’è da fare un pezzo di strada a piedi… Addirittura, per ora, non dimostra nessun interesse ad imparare ad andare in bicicletta, perché preferisce “andare dietro” sulla bici della mamma….

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A parte pensare “questa non è mia figlia….”

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, penso che sia solo una questione di tempo e di maturazione diversa rispetto a Giada, che, alla sua età, correva già insieme a me gli ultimi metri di gara…

Sono certo che la forza dell’esempio ed il fatto di metterla sempre in contesti e situazioni che la stimolino, senza forzarla, ad utilizzare il proprio corpo e a muoversi la faranno crescere con un buon rapporto con lo sport. Forse non diventerà un’atleta convinta ed accanita…, ma sono certo che imparerà ad avere il giusto rispetto e la giusta cura del suo corpo in età adulta! Questo è il vero obiettivo che dovrebbero avere tutti i genitori!

Quindi…., se abitualmente il movimento più “atletico” che fai è quello di infilarti le scarpe……., è arrivato il momento di “cambiare modalità” e di dare il buon esempio!!

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Per oggi è tutto! Se vuoi lasciare un commento…, sarò felice di risponderti

P.s.: se invece sei una persona “attiva” e vuoi diventare “master chef” in allenamento.., allora devi leggere assolutamente questa mia lettera!!!

;-)


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