L’allenamento e la “valvola di sicurezza”

Creato il 11 settembre 2012 da Marco Caggiati

Quando si parla di allenamento è comune farlo in chiave tecnica valutando particolari della metodologia che hanno importanza per ottenere i propri obiettivi..   Però occorre fermarsi un attimo e pensare anche a qualcosa di legato al movimento di più semplice e profondo allo stesso tempo.

Penso, e non sono certo l’unico, che la suddivisione in due parti distinte del nostro “essere” in corpo e mente sia una concezione superficiale e a mio parere insostenibile.

Quante volte si cerca la motivazione di un disagio o di un malessere nel corpo quando in realtà risiede nella nostra sfera emotiva e psicologica..?

Le malattie cosiddette psicosomatiche sono ormai conosciute e riconosciute da decenni..

Oggi voglio quindi di parlarti di allenamento come ottimo modo per  “curare” la mente, come “valvola di sicurezza”.

Io faccio movimento da sempre e per me “l’allenamento” è una parte integrate della mia vita della quale non potrei assolutamente fare a meno.

Con il termine “allenamento” non bisogna intendere unicamente l’attività rivolta agli atleti o agli agonisti in genere che si preparano ad una competizione sportiva, ma a tutto ciò che ti fa uscire dalla sedentarietà.

Quindi è da considerarsi allenamento anche la passeggiata dopo pranzo o cena, oppure salire e scendere le scale.

A volte penso a cosa mi mancherebbe di più se un “malaugurato” giorno mi trovassi nelle condizioni di non potermi più allenare e sicuramente la cosa che mi mancherebbe di più sarebbe quella sensazione di benessere e di “pulizia mentale” che si prova nelle ore successive ad un allenamento!

Un po’ come se “il corpo” ringraziasse “la mente” per avere avuto cura di lui….. Mi capita spesso di arrivare a casa tardi dopo una lunga ed intensa giornata di lavoro e di non avere assolutamente voglia di allenarmi. La mia mente è satura di pensieri , problemi miei e dei clienti che spesso diventano anche miei…

In un certo modo mi devo “violentare” per mettermi scarpe e pantaloncini per fare qualche chilometro di corsa o fare esercizi di tonificazione muscolare.

Dopo i primi minuti di attività mi accorgo subito che la stanchezza era solo “mentale” perché il mio corpo reagisce benissimo allo sforzo, mi sento forte, resistente, reattivo….

Alcune delle mie migliori prestazioni le ho ottenute quando i presupposti mi dicevano il contrario…

L’allenamento scorre via veloce quasi senza fatica e dopo la doccia posso godermi qualche ora di “leggerezza” fisica e mentale un vero “stato di grazia” dove la mente ritorna a lavorare con serenità. I “problemi” giornalieri sono spariti come “d’incanto” e mi sento “in pace con il mondo”.

L’attività motoria è un ottima “valvola di sfogo” delle tensioni emotive che funziona meglio di qualsiasi farmaco antidepressivo del quale ultimamente qualcuno fa un ricorso eccessivo ed ingiustificato….. Con questo non voglio affermare che i farmaci, in alcuni specifici casi, non abbiano una loro utilità…, ma vedo troppo spesso persone assumere ansiolitici come “coperta” per i loro problemi senza lavorare sulla causa..

Ricordo ancora con viva soddisfazione ed emozione la “dichiarazione” di una mia cliente che, senza preavviso, durante una cena con altri “amici clienti” disse: “Marco mi ha fatto uscire dalla depressione”..

Fantastico…….nessun obiettivo raggiungibile con l’allenamento può essere più utile e nobile!!!

Quindi, prima di tutto, prima dell’estetica del tuo addome, della cellulite sui tuoi glutei e di quel tricipite cadente…, pensa che l’allenamento è una cura per la tua mente, per il tuo spirto…

Per oggi è tutto!! Se vuoi lascia un commento, sarò felice di risponderti!!!  Pensi che questo articolo possa interessare ai tuoi amici…? Condividilo su Facebook!!

Ciao a presto

P.S.: Se sei un sedentario e vuoi uscire da questo stato….., prova a leggere questa lettera…, penso che ti possa essere decisamente d’aiuto


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