I resti di Pietro Scanu, marinaio morto durante la Grande Guerra, venerdì torneranno nella sua Isola natale e al suo paese: Santa Giusta, centro in provincia di Oristano.
Sono stati degli studi compiuti da Tino Melis, ex sindaco del paese, a scoprire che la sepoltura del marinaio Scanu si trovava nel sacrario militare di Posillipo. Così con l’interessamento dell’Amministrazione Comunale e dei parenti, la salma del militare troverà posto insieme in una cappella del paese riservata ai caduti in guerra.
Pietro Scanu, allievo cannoniere, nel 1941 fu imbarcato sull’incrociatore Muzio Attendolo e nello stesso triste anno di guerra partecipò alla prima battaglia della Sirte, il 17 dicembre 1941.
L’anno dopo Pietro Scanu era a Napoli sulla Muzio Attendolo quando, durante l’attacco aereo alla città, l’incrociatore venne colpito al centro da una o due bombe e venne danneggiato sotto la linea di galleggiamento, diversi incendi scoppiarono nella parte posteriore della nave. Quando gli incendi vennero domati la nave non era stata ancora mesa in salvo, ma un allarme di un nuovo attacco aereo, rivelatosi poi falso, fece sospendere le operazioni di soccorso e quando queste ripresero era ormai troppo tardi, in quanto la nave si era inclinata affondando. I morti dell’equipaggio, oltre Pietro Scanu, furono 187, i feriti 46.