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L'altra gazzetta

Creato il 04 dicembre 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1

L'ALTRA GAZZETTAComunicare,  questo il problema. Di fatto i media, a partire dalla Gazzetta di Parma, svolgono, frazionano e dividono ogni notizia al fine di controllarla, pilotarla, modificarla secondo gli interessi della proprietà  dei media stessi.Un bel problema,  per chi, titolare di altri interessi volesse criticare, distinguersi, affermare altro.. Si, un bel problema ma risolvibile anche perché, ad esempio, il discorso politico guadagna consenso quando, baipassando o comunque cambiando il modo di rapportarsi media, a prescindere e in modo autonomo, traduce in parole d’ordine e metafore dei valori distintivi, riconosciuti come tali. Parole d'ordine e metafore, ripetute e ripetute, ”incorniciano” ogni ulteriore comunicazione, dandole un senso. Se valori distintivi e identificanti non vengono tradotti in metafore che colpiscono l’immaginazione, emozionano e rendono tangibile una specifica visione del futuro, o se ci si limita a contrastare la visione avversaria giocando costantemente “in trasferta”, allora il discorso politico non decolla. Addio consenso, e addio definitivamente alla popolarità. L’originalità del discorso politico non è un fatto formale, ma sostanziale. Una netta scelta di valori, che si trasformano in visioni, che danno origine a metafore. A differenza di quel che in pubblicità succede con le saponette o gli yogurt, che devono differenziarsi da concorrenti simili, in politica la sfida non è presentarsi come diversi. È riuscire a manifestare pienamente se stessi. Insomma, si chiama motivazione la spinta che muove le persone a darsi da fare per andare verso qualcosa di buono o via da qualcosa di cattivo. “Più sicurezza” e “meno tasse”, ad esempio, sono obiettivi chiari, facili da dire e da spiegare anche al bar. L'odinanza sui Giardini di San Michele -ricordate?- pur con tutti i suoi limiti, è una metafora che val molto di più, in termini di comunicazione, di cento comunicati; se invece nel communicare si usa un linguaggio   per iniziati o comunque fatto di numeri, sigle e acronimi, in realtà non si comunica se non a se stessi.Ecco, è sul fronte della comunicazione che Rete Civica, nonostante il grande impegno nell'affrontare e decodificare i vari temi della politica,  non trova la quadra. Certo, molto d'altro c'è da fare, ma tanto si è già fatto e nella direzione giusta. Il cruccio è che tutto questo non è riconoscibile, non si traduce in parole d'ordine e metafore.Bisognerà pensarci, seriamente.http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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