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l'ALTRO panettone

Da Jo
Conservo sempre nel congelatore alcune fette di panettone, tanto ne avanza sempre, utilissime per preparare un dolce diverso come questo, che ho appunto rinominato "l'altro".
Perfetto per oggi, andremo da amici per una grigliata in giardino, sarà un anticipo di inverno in una giornata ottobrina dalle temperature estive.
Sempre perchè non voglio mai ripetermi, e questi amici questa rivisitazione del panettone non l'hanno ancora provata.
Chissà perchè il panettone da quando è diventato industriale è relegato al Natale, non ricordo chi abbia proposto di sdoganarlo come dolce di Milano, quale in effetti è, per consumarlo tutto l'anno come il Parrozzo pescarese, per esempio.
A pensarci bene però le grandi pasticcerie milanesi, penso a Gattullo o a Sant'Ambroeus, lo hanno nelle loro vetrine quasi sempre.
Sta di fatto che, per una milanese come me, rimane una bandiera della città.
E benchè io non ami mangiare i dolci mi piace molto cucinarli.
Ho quindi rielaborato questa ricetta adattandola a dimensioni giganti, per una dozzina di fette, per nulla difficile, appena un po' laboriosa nei passaggi che però se si effettuano nella giusta sequenza evitano sprechi di tempo, e di sicuro successo.
Se si calcolano sommariamente le calorie degli ingredienti può sembrare un dolce molto calorico, in effetti una fetta apporta circa 300 Kcal, meno di una normale brioche...a quella molti non rinunciano quasi tutti i giorni! ma volete mettere la differenza di sapore??? (sarà che non amo i dolci, ma se devo concedermene uno deve essere al top, e per me le brioches sono solo quelle vere di pasticceria o quelle che si trovano da molti boulangers in Francia).
-ricetta-
200 g panettone raffermo
125 ml rum
135 g burro
100 g cioccolato fondente (medio, max 65% cacao)
165 g zucchero
4 uova
70 g fecola
40 g farina
10 g lievito per dolci
sale, scorza arancia e limone grattugiata
mandorle a lamelle per decorare, zucchero a velo
Metto il panettone tagliato a dadini in una boule e lo spruzzo col rum.
Faccio sciogliere a bagnomaria il burro col cioccolato  tagliato a scaglie, spengo e lascio intiepidire.
Monto nella planetaria, o con le fruste elettriche, per circa 10' sino a che non siano gonfie e spumose le uova con lo zucchero poi aggiungo, fatti scendere da un setaccino, farina, fecola e lievito e mescolo con delicatezza.
Prima di aggiungere al composto il cioccolato e il panettone, accenderò il forno perchè arrivi a 180° mentre termino di mescolare tutti gli ingredienti.
Da ultimo profumo con le scorze degli agrumi grattugiate, amalgamando il tutto molto delicatamente con l'aiuto di una spatola in silicone.
Verso il composto in uno stampo da 28 cm di ∅ non troppo alto e ben imburrato (o rivestito di cartaforno), spargo sopra le mandorle a lamelle e metto a cuocere per circa 40'.
Il tempo dipende dai forni, comunque quando è ben cotto si sprigionerà un buon profumo e la superficie inizierà a colorirsi. Basta ricordarsi di non aprire mai la porta del forno quando si cucinano dolci lievitati, il brusco sbalzo di temperatura li sgonfierebbe appiattendoli inesorabilmente.
Lascio il dolce a intiepidire nel forno aperto poi lo sformo e lo metto sul piatto da portata, spolverandolo di zucchero a velo solo quando è freddo.
Posso decorarlo ulteriormente con scorzette candite di arancia o zenzero, aiutandomi con una goccia di miele le incollerò sopra.
Il panettone tradizionalmente si abbina a un Moscato di Asti, meglio se a fermentazione naturale, che mantiene la sua nota acidula e dolce al contempo ma ha un'effervescenza meno aggressiva.
l'ALTRO panettone

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