Poteva un libro con la parola giardino sfuggirmi?Seguito poi dalla definizione saga familiare al femminile…Ero già alla cassa bramosa e consenziente. Atmosfere torbide e morbose scritte in un linguaggio pesante. Le pagine trasudano quel senso di oppressione che schiaccia una donna, semplicemente perché è nata femmina; leggiamo il desiderio di libertà e di riscatto di queste donne, ma alla fine la loro vera vita è nascosta… argh! È stato come tornare bambina (il millennio scorso, urca!) e riascoltare i racconti di nonna-bis: “quando ero giovane io…”. Anche se l’antenata, classe 1900 “tondo-tondo”, era veneta e tra Puglia e Veneto alcune differenze erano abissali, la condizione della donna non cambiava. All’epoca, una donna senza marito era meno donna, una specie di Cenerentola destinata ad assistere i genitori; ho zanne ed artigli sfoderati, gli occhi iniettati di sangue, e tra un po’ emano spore velenose… Tutto sommato è un libro interessante, ma continuo a preferire la prosa anglofona ed un’ambientazione meno opprimente. Insomma, mi sembrava di leggere un’imitazione di Verga! E NON intende essere un complimento: ho sempre detestato Verga.
Poteva un libro con la parola giardino sfuggirmi?Seguito poi dalla definizione saga familiare al femminile…Ero già alla cassa bramosa e consenziente. Atmosfere torbide e morbose scritte in un linguaggio pesante. Le pagine trasudano quel senso di oppressione che schiaccia una donna, semplicemente perché è nata femmina; leggiamo il desiderio di libertà e di riscatto di queste donne, ma alla fine la loro vera vita è nascosta… argh! È stato come tornare bambina (il millennio scorso, urca!) e riascoltare i racconti di nonna-bis: “quando ero giovane io…”. Anche se l’antenata, classe 1900 “tondo-tondo”, era veneta e tra Puglia e Veneto alcune differenze erano abissali, la condizione della donna non cambiava. All’epoca, una donna senza marito era meno donna, una specie di Cenerentola destinata ad assistere i genitori; ho zanne ed artigli sfoderati, gli occhi iniettati di sangue, e tra un po’ emano spore velenose… Tutto sommato è un libro interessante, ma continuo a preferire la prosa anglofona ed un’ambientazione meno opprimente. Insomma, mi sembrava di leggere un’imitazione di Verga! E NON intende essere un complimento: ho sempre detestato Verga.
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