L'Amanita#16 - I dodici abati di Challant

Creato il 13 marzo 2014 da Loredana Gasparri
I dodici abati di Challant Laura Mancinelli
Un feudatario eredita un castello con la clausola di mantener fede ad un maligno obbligo di castità. Dodici abati si assumono l’incarico di vegliare sull’osservanza dell’impegno, ma scompaiono tutti in una successione di morti misteriose, vittime di banali ed emblematici incidenti. Madonne belle e spregiudicate, castellane e pretesse, filosofi inquisiti dal tribunale ecclesiastico, scudieri e monaci, diavoli e magie sulfuree, letture testamentarie e tentazioni carnali e poi ancora… la bella Maravì insonne d’amore, nostalgie, cavalcate serotine, inventori e chirurghi in odore di eresia e persino un bambino col suo gatto.Siamo in un tardo Medioevo maliziosamente ingenuo che sembra vero ma forse non lo è, tra memoria iconografica, situazioni fiabesche e, sottesi, i problemi di ogni tempo.
Un mondo infinito. Questo libretto è delizioso. Mi sforzo di essere amanita muscaria a tutti i costi: spesso le frasi sono troppo lunghe! …eppure fanno parte del fascino di questo piccolo gioiello di neanche 150 pagine. Lo stile è sottilmente ironico, regala un gusto arcaico senza appesantire la lettura e trascina nel castello, tra ospiti inattesi e morti misteriose accolte con nonchalance, tra funerali sempre meno solenni (il coro degli abati si assottiglia) e serate allietate da mandole e zufoli.
E c’è anche il finale col botto! 

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