L’anatomista Diana Lama
Su uno scoglio del lungomare di Napoli viene ritrovato il corpo nudo e mutilato di una giovane donna. Tito Jacopo Durso: psichiatra, esperto profiler. Intelligente, gelido. La sua vita è stata segnata da un’oscura tragedia familiare.Artemisia Gentile: psicologa, segue vittime di abusi e maltrattamenti. Anche nel suo passato ci sono fantasmi e ombre. L’Anatomista: il bisturi è il suo pennello, le vittime il suo capolavoro.Con una presentazione così…È incontestabile: un bel libro truculento con sangue e “pezzi di corpi” a iosa. Morboso e malato. La trama è interessante: il confine tra bene e male è confuso e labile, non si distingue più il sano dal malato. Ma arrivare alla fine è stata un’impresa, l’ho trovato pesante e non ho ancora capito perché. Forse troppi personaggi “in prima persona pensante”, anche parecchi “di sfondo”: a volte non sapevo più “chi ero”.Troppe descrizioni specialistiche. Va be’, sarai l’Anatomista, “ti fo un applauso” per la tua bravura… ma metti almeno un disegnino, così non vado a cercarmi “L’atlante del corpo umano” per capire cosa stai facendo!Dubbio atroce: sarà mica il primo di una serie? Oh no, non ce la posso fare!



![[Rubrica: Italian Writers Wanted #12]](https://m22.paperblog.com/i/289/2897898/rubrica-italian-writers-wanted-12-L-cIVqIF-175x130.png)


