Magazine Cultura
Se ti abbraccio non aver pauraFulvio Ervas
Da una storia vera. Il regalo ad un figlio autistico per “i diciotto anni”: un viaggio padre&figlio alla scoperta dell’America.Commovente. …e tutti gli aggettivi “amabili” di questo mondo. Ci sono pagine intense e ricche: non è facile vivere con la malattia, propria e di una persona cara. Non è facile scegliere di partire e vivere “on the road” per settimane. Ma per quanto lo consigli, è un libro che non rileggerò. Sono stufa di una “realtà malata”. Vivo sulla mia pelle una vita da disabile, almeno nei libri VOGLIO (e sì, lasciatemi usare questo verbo) evadere, volare via. Nei “miei” libri non voglio malattie, almeno, non così protagoniste. Ho bisogno di volare via, di vedere panorami diversi. Una fuga, dite? Sì. E un bell'ecchissenefrega lo vogliamo aggiungere? Lo so: pleonastico doppio complemento oggetto, con piena vertenza e deliberato consenso.
Non ho bisogno di un libro per conoscere una malattia, né per sapere che la realtà è diversa. Ho bisogno del libro per allontanarmene, seppur momentaneamente!
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