Susan Hill
Il giovane avvocato londinese Arthur Kipps viene incaricato di recarsi a Crythin Gifford, uno sperduto villaggio circondato da paludi, per presenziare ai funerali di un’anziana cliente e occuparsi della gestione dell’eredità.
La vecchia signora Drablow viveva da reclusa a Eel Marsh House, una dimora lugubre ed isolata raggiungibile solo in determinate ore del giorno quando la marea si ritira lasciando libera dalle acque l’unica via d’accesso.Per Kipps è l’occasione di dimostrare le sue capacità, è la prima volta che lo studio gli affida un compito di una certa responsabilità. Al suo arrivo scopre che la gente del luogo è restia a parlare della dimora e della sua eccentrica abitante; mezze frasi e sinistre allusioni che considera superstizioni da paese. (…)
Non lo turba, anzi lo incuriosisce, la presenza al funerale di una donna vestita di nero di cui nessun altro sembra accorgersi.
È un libretto abbastanza “scarno”: neanche duecento pagine, ma non “si fa mancare proprio niente”. Ambientazioni varie, dal caos di Londra allo sperduto villaggio e la vita di provincia.
Paesi sperduti in lande nebbiose e paludose, case strane, tragedie familiari e maledizioni, fantasmi, morti improvvise di bambini innocenti...
Sconsigliato a chi soffre d’insonnia: di notte una sedia a dondolo che NON avete inizierà a dondolare, vedrete cose svanire o, peggio, comincerete a vedere una misteriosa signora vestita di nero.