I Contenuti
Sullo sfondo di una Haifa scossa dalla guerra del 1973, si dipana lo scenariode L'amante, il più sinceramente israeliano dei romanzi di Yehoshua. L'autoresi affida alle voci dei suoi personaggi, ai loro sogni, ai ricordi, aidesideri, alle aspettative: sono le parole di Adam, agiato proprietario di unagrande officina meccanica; le riflessioni della figlia Dafi, quindicenneinsonne e ribelle; i sogni della moglie Asya, intellettuale precocementeingrigita; gli stupori di Na'im, giovane operaio arabo; i vaneggiamenti dellanovantenne Vaduccia; e infine il resoconto stupefatto di Gabriel, l'amantescomparso. Mondi lontani, a dispetto dell'amore; voci tanto vicine quantodiverse siglano l'impossibilità di conoscere veramente chi ci vive accanto.
La Recensione
Se questo è il romanzo d'esordio di Yehoshua, voglio proprio vedere gli altri!
Primo episodio della "Trilogia d'amore e di guerra", L'amante è un romanzo bellissimo, complesso e ricco, ricco di voci, di caratteri, di esperienze e di amore, sapientemente costruito, magistralmente gestito nella varietà dei punti di vista usati.
Il titolo può indurre in errore: più che una storia d'amore, L'amante è la storia delle relazioni umane, della comunicazione tra persone diverse; e così come lontano e irraggiungibile è l'amante, Gabriel, intravisto all'inizio del romanzo e poi scomparso, perennemente cercato, stancamente, dal protagonista, altrettanto difficile da raggiungere risulta essere la reciproca comprensione tra i personaggi.
A ben vedere, Yehoshua trasla sul piano delle relazioni tra i personaggi il grande problema dell'incomunicabilità che affligge Israele: quella, innanzitutto, tra ebrei ed arabi. Ma l'autore va a fondo, non si lascia costringere entro i limiti, e dipinge l'incomunicabilità tra genitori e figli, alunni ed insegnanti, uomini e donne.
Vero fiore all'occhiello di questo romanzo è l'apparato stilistico: usando la tecnica del fuoco multiplo, l'autore alterna continuamente il punto di vista di Adam, padre e marito; della figlia Dafi, che vive in un mondo suo, in cui il più grande conflitto è quello con gli insegnanti; e infine di Na'im, un ragazzino arabo che nel suo duplice rapporto con Adam e con Dafi ha il compito di rappresentare materialmente le difficoltà della comunicazione tra arabi ed ebrei, una comunicazione a ben vedere ostacolata da una quantità enorme di pregiudizi e luoghi comuni da sfatare, uno dopo l'altro. Attraverso questi tre personaggi fondamentali l'autore narra la storia, mostrando più volte la stessa scena dai tre punti di vista differenti. A questi si aggiungono i ricorrenti sogni di Asya, la moglie di Adam, che aspetta, silenziosa, il ritorno del suo amante; Gabriel, che, non a caso, non parla mai per voce diretta, ma le sue parole vengono sempre filtrate dal punto di vista di Adam; Vaduccia, la nonna di Gabriel, uno dei punti di vista più interessanti, specie per la sperimentazione stilistica nella prima parte del romanzo, quando comincia ad uscire lentamente dal coma e a riprendere consapevolezza di sé.
Grande, grandissima è l'abilità di Yehoshua di giocare con gli stili narrativi,; un grande gioco, sapientemente elaborato, che alla fine cede volentieri al flusso di coscienza e a uno sdoppiamento del punto di vista - uno sdoppiamento bellissimo e arrivato al momento opportuno, che ci mostra da due punti di vista, contemporaneamente, l'abbandono reciproco di Dafi e di Na'im all'amore.
Una grande regia, dunque, ed una grande arguzia, per un romanzo davvero delizioso ed incantevole, forse di poche pretese, ma che alla fine lascia veramente molto.
Articolo di Tancredi
Dettagli del libro
- Titolo:L'amante
- Titolo originale: Ha-Meahev
- Autore:Abraham B. Yehoshua
- Traduttore:A. Baehr
- Editore:Einaudi
- Data di Pubblicazione:2005
- Collana:Super ET
- Formato:Brossura
- ISBN: 8806173618
- ISBN-13: 9788806173616
- Pagine:436
- Prezzo:13,00 Euro
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