Magazine Diario personale
“Mi sembra che queste piccole azioni e piccole relazioni che abbiamo nella vita non abbiano molta importanza. Sono cose che passano, e dove vanno? Dove... Dove sono le nevi dell’inverno scorso?... E’ ciò che dura tutta la vita che conta; per me conta la mia vita nella sua lunga continuità e nel suo sviluppo. Ma che importano le relazioni occasionali? E soprattutto le relazioni sessuali! Se non le si esagerasse in modo ridicolo, sarebbero come l’accoppiamento degli uccelli. E così dovrebbe essere. Che importano? Quello che importa è la lunga unione di tutta una vita. E’ la vita in comune giorno dopo giorno, non l’andare a letto insieme una o due volte. Tu e io siamo sposati, qualunque cosa accada. Siamo abituati l’uno all’altro. E l’abitudine, per come la penso io, è più vitale di ogni eccitamento fugace. L’unione lenta, lunga, duratura per questo viviamo, non per il godimento occasionale. A poco a poco, a forza di vivere insieme, due persone arrivano a una specie di unisono, tanto sono intimamente legate. E’ questo il vero segreto del matrimonio, non il sesso; almeno non la semplice funzione sessuale. Tu e io siamo uniti dal matrimonio. Se ci atteniamo a questo dovremmo essere in grado di risolvere la questione del sesso, così come risolviamo il fatto di andare dal dentista.” Connie si ritrovò un po’ sommersa dalle sue parole. Sapeva che in teoria aveva ragione. Ma in pratica, quando considerava la vita continuamente vissuta con lui... esitava. Il suo destino era veramente quello di lasciarsi assorbire nella vita di quest’uomo fino alla morte? Nient’altro? Solo questo? Doveva accontentarsi di tessere una vita in comune con lui, un unico tessuto, magari ricamato con fiori di avventure occasionali. Ma come poteva sapere cosa avrebbe provato l’anno prossimo? Come si fa a saperlo? Come si poteva dire Sì? E per anni e anni. Quel piccolo S’, pronunciato con un soffio. Perché si doveva essere inchiodati da quella parola leggera come una farfalla? Naturalmente doveva aprire le ali e sparire, per essere seguita da altri sì e no! Come un volo di farfalle! Quando l’anima emotiva riceve un colpo violento che non uccide il corpo, l’anima sembra guarire insieme al corpo. Ma è solo apparenza. Si tratta solo del meccanismo dell’abitudine che riprende a funzionare. Lentamente, lentamente la ferita dell’anima comincia a farsi sentire, come un’abrasione che solo con lentezza spande il suo dolore lancinante, finché non riempie tutta la psiche. E quando cominciamo a credere di essere guariti e avere dimenticato, proprio allora si va incontro a terribili ripercussioni. Cosa può dare un uomo a una donna? Può renderla felice o no? Se non può, non ha nessun diritto su di lei.
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