L’ambasciatore Ivo H. Daalder precisa le condizioni d’intervento della NATO in Siria

Creato il 11 novembre 2011 da Eurasia @eurasiarivista
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http://www.voltairenet.org/L-ambassadeur-Ivo-H-Daalder

L’Ambasciatore degli USA alla NATO, Ivo H. Daalder, ha tratto la lezione dal precedente libico davanti al Consiglio Atlantico, il 7 novembre 2011. Nella discussione che ne è seguita, la prima domanda è stata su un possibile intervento in Siria. L’ambasciatore ha allora posto tre condizioni per raggiungere questo obiettivo:

- una urgente necessità (in Libia, l’opinione pubblica internazionale era convinta che Gheddafi stava per radere Bengasi);

- un sostegno regionale (il Gulf Cooperation Council è stata la prima organizzazione intergovernativa a sostenere l’intervento militare. Aveva subito ottenuto il sostegno della Lega Araba.);

- un mandato internazionale (per ora gli Stati del BRICS, tra cui Russia e Cina in possesso del diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza, vi si oppongono).

Al contrario, da questa risposta si può dedurre strategia degli Stati Uniti:

- accusare Bashar Assad di voler radere al suolo Homs;

- ottenere il sostegno del CGG e della Lega araba;

- esercitare pressioni sulla Russia e la Cina.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

http://sitoaurora.altervista.org/home.htm

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