← Morte in cambio
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di Aleksandra Marinina
Voto: 8 e 1/2 (su 10)
su aNobii:
Non esistono problemi insolubili. Esistono le decisioni sgradevoli.
Erik Born citato da Nastjia
Anastasija Kamenskaja riceve una visita inaspettata, quella del fratellastro, con cui non ha mai avuto molti rapporti. Il giovane è disperato perché teme che la sua amante sia una criminale. Intrigata dal “mistero” Nastjia decide di fare questo favore al fratello, e inizia ad indagare sulla ragazza, scoprendo che effettivamente è invischiata in qualcosa di grosso e pericoloso.
Mi appassionano sempre moltissimo le indagini del Maggiore Anastasija Kamenskaja, forse perché lei stessa prende a cuore ogni caso, dandosi anima e corpo (e mente, soprattutto) per trovare la soluzione.
Il romanzo inizia inizia presentandoci persone diverse, con storie diverse, che pian piano vediamo convergere verso la nostra Nastjia. Come negli altri romanzi, alla fine non c’è una soluzione generale, che inchioda i colpevoli e li assicura alla giustizia, il romanzo termina a indagine ancora in corso, solo finalmente noi e Anastasija sappiamo tutto.
Mi è piaciuto moltissimo il personaggio di Dasha Sundieva, l’amante del fratello di Nastjia. Quando la conosciamo appare veramente troppo bella, troppo brava e troppo intelligente per essere vera, e, come dice Anastasija, visto che la competenze e l’intelligenza non si possono fingere, deve nascondere per forza qualcosa di losco… e invece alla fine scopriamo che Dasha è assolutamente autentica, una bellissima persona, oltretutto innamorata pazza del fratello di Nastjia! Almeno per loro il romanzo finisce bene! Cosa che non si può dire, purtroppo, invece, per altri personaggi. Per esempio, Bocro (altro personaggio che mi ha affascinato tantissimo), il ladro-linguista che aiuta la Kamenskaja nelle indagini. Ah, sì, perché, dimenticavo, in questo romanzo ritroviamo un personaggio già visto ne Il Padrone della Città, Edward Petrovich Denisov, un boss mafioso che deve alla nostra Anastasija un favore. Così quando ha bisogno di indagare al di fuori del suo incarico in polizia, Nastjia chiede il suo aiuto, e lui le manda questo Bocro, un buffo ometto che ama inventare parole ed è stato in prigione, e che, scopriamo alla fine, era proprio il figlio di Denisov. Era perché purtroppo muore! :’(
Proprio una piacevole lettura, sto diventando sempre più una fan di questa serie, speriamo mi riesca di trovare gli altri libri, che pare non vengano più ristampati, purtroppo!
Dammi 4 parole
Anastasija in gran formaInformazioni sul libro
Il segnalibro qui a destra è quello che ho usato durante la lettura, ed è stato realizzato da piccolamimi.
Titolo originale: Убийца поневоле (Ubijtsa Nonevole)
Anno: 1995
Casa Editrice: Piemme
traduzione di Emanuela Guercetti
pagine: 309
sito ufficiale dell’autrice: Александры Марининой (in russo)
L’amica di famiglia su aNobii
Un po’ di frasi
Il vestito nero le fasciava perfettamente la figura snella, e metteva in risalto il suo bel seno e la vita sottile.
«E allora?» Nastjia improvvisò una complicata piroetta, e nello spacco profondo fino all’anca s’intravide una gamba seducente, velata da una calza chiara.
«Sono senza parole!» rispose con ammirazione Ljosha Chistjakov, da molti anni abituato a vedere la sua amica per lo più in jeans, maglione e scarpe da ginnastica. «E a te piace?»
[incipit]
Per chi ha tanto amici, la morte non è poi così terribile. [...] Tanto toccherà a tutti. Ma che brutto dev’essere morire, sapendo che neanche un cane ti ricorderà e ti rimpiangerà! Invece Kostja giarda quanta gente lo ricorda, significa che resterà ancora per un pezzo in questo mondo.
La vecchina la cimitero
Il senso dell’umorismo è il senso della vita percepito da un uomo che ha sbirciato dentro un abisso senza fondo e zitto zitto se n’è tornato indietro.
Fazil Iskander citato da Nastjia
“Nessuno saprà mai. Nessuno.”
[explicit, selezionare per leggere]