In libreria dal 21 gennaio 2016
È atteso in libreria dal 21 gennaio L’amico ebreo, il nuovo avvincente romanzo autobiografico di Gian Piero Bona edito da Ponte alle Grazie. Lo scrittore e poeta torinese ci racconta la vicenda miracolosa svoltasi dal 1942 al 1945 a Carignano, paese in provincia di Torino.
La storia narrata ne L’amico ebreo inizia nel 1942. La famiglia Bona accoglie in casa propria Sergej, ebreo quindicenne di origine russa, coetaneo e compagno di conservatorio di Gian Piero, proteggendolo dai rastrellamenti che già colpiscono parenti e amici. Sergej viene fatto figurare come un lontano parente, stratagemma che lo pone al riparo dalle insistenti attenzioni del comandante locale delle SS, Richtel, personaggio grottesco e imprevedibile che dopo l’8 settembre ha deciso di installarsi proprio nella villa dei Bona. Il contatto quotidiano con il volgare aguzzino e il pericolo cui sono costantemente esposti gli abitanti della villa favoriscono l’instaurarsi di un profondo senso di comunanza e di amicizia tra Sergej e Gian Piero, ulteriormente rinsaldato dalla passione per la musica e la poesia, dall’implacabile crudeltà degli occupanti tedeschi, e soprattutto dagli orrori – già in parte noti – della Shoah. Gian Pietro e Sergej scoprono assieme il valore dell’arte, il senso della giustizia, la bellezza della natura, la crudeltà della storia, intrecciando un’amicizia di incredibile profondità. Ma l’intervento di forze misteriose sembra avere ragione della terribile minaccia che grava sul destino del giovane latitante e della coraggiosa famiglia che lo ospita…
L’amico ebreo si annuncia insieme come il testamento ed il capolavoro del grande scrittore italiano Gian Piero Bona che, dall’alto dei suoi novant’anni, ci offre una testimonianza storica e umana di impareggiabile valore letterario ed etico che si presta ad essere descritta perfettamente proprio da una massima del Talmud: «Chi salva una vita, salva il mondo intero».
Gian Piero Bona, nato a Carignano (Torino) l’8 novembre 1926, è un poeta e scrittore italiano. Terzo figlio dell’imprenditore e uomo di cultura Lorenzo Valerio Bona, dopo gli studi classici, universitari e musicali, comincia ad interessarsi alle filosofie orientali, viaggiando a lungo in Medio Oriente. Narratore e poeta, è stato il primo a tradurre Il Profeta di Khalil Gibran in Italia (1968). Come romanziere, esordì con un romanzo che fece discutere, Il soldato nudo (1960), dove affronta il tema dell’omosessualità in ambiente militare, tematiche riprese anche nel successivo I pantaloni d’oro (1969). È anche autore teatrale (molti suoi testi teatrali sono stati rappresentati) e di sceneggiature televisive.