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L’ammasso globulare Matusalemme

Creato il 02 maggio 2014 da Media Inaf
L'ammasso globulare Messier 5 ripreso dal telescopio spaziale Hubble. Crediti: Hubble/NASA/ESA

L’ammasso globulare Messier 5 ripreso dal telescopio spaziale Hubble. Crediti: Hubble/NASA/ESA

Nelle notti di maggio, a sud est, incastonato tra le costellazioni del Serpente, della Vergine e della Bilancia, si trova l’ammasso globulare Messier 5, o più brevemente M5. La sua luminosità è al limite della visibilità ad occhio nudo, quindi in un ambiente urbano illuminato è praticamente inosservabile. Meglio provare a cercarlo con un binocolo da una zona lontana dai centri abitati. Già così si potrà vedere un piccolo batuffolo lattiginoso. Quella macchiolina indistinta è  in realtà è un enorme agglomerato di stelle – ce ne sono centinaia di migliaia – dalla forma sferoidale. Fu osservato nel maggio del 1764 dall’astronomo Charles Messier che lo inserì al quinto posto del suo celebre catalogo di oggetti celesti. In realtà, Messier con gli strumenti a sua disposizione non riuscì a distinguere la natura stellare dell’ammasso, cosa che invece riuscì a William Herschel quasi trent’anni dopo. Oggi sappiamo che M5 dista da noi 24.500 anni luce e le indagini condotte sulla sua popolazione di stelle indicano che si sia formato ben 13 miliardi di anni fa, una caratteristica che lo rende uno degli ammassi globulari più antichi che si conoscano.

I consigli per individuare l’ammasso globulare M5 insieme alle costellazioni, ai pianeti e agli altri fenomeni celesti visibili nel cielo del mese di maggio potete trovarli nel video qui sotto.

Fonte: Media INAF | Scritto da Marco Galliani


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