L'incontro pubblico si terrà oggi, mercoledì 3 luglio alle ore 21 nella corte OF Orsoline Fidenza
Le caratteristiche dell'urbanistica della Piana di Cabriolo saranno al centro di un incontro pubblico promosso dall'Amministrazione mercoledì 3 luglio alle ore 21.00 nella corte OF Orsoline Fidenza. L'obiettivo dell'assemblea è quello di un confronto approfondito con la cittadinanza sulle tematiche legate all'area di Cabriolo, come spiega il sindaco Mario Cantini: “In questi ultimi tempi sono in corso iniziative di mobilitazione promosse da un noto blog locale e da un movimento politico, in merito alla 'Piana di Cabriolo'. La nostra Amministrazione non si è mai sottratta al confronto e alla partecipazione, convinta che il miglior metodo per affrontare i problemi sia quello di far conoscere la realtà dei fatti sui quali i cittadini hanno diritto di essere compiutamente informati. A tal fine è indetto un incontro pubblico in cui saranno illustrate le caratteristiche urbanistiche della zona e vi sarà l'occasione per un'ampia e approfondita discussione”.
Conosciamo il Cabriolo: La chiesa di San Tommaso di Cabriolo, nel territorio limitrofo a Borgo San Donnino, apparteneva all'Ordine religioso cavalleresco dei Templari, e, probabilmente, le ragioni della sua fondazione vanno ricercate nelle donazioni di proprietà terriere verso il Tempio che coinvolsero alcune delle più prestigiose famiglie parmensi. La magione dovette inizialmente essere una dipendenza dalla domus di Santa Maria Maddalena di Toccalmatto, da cui successivamente si distaccò. Nello stesso sito un primo oratorio era già attestato nell'XI secolo ma fu il passaggio all’Ordine del Tempio, avvenuto alla fine del XII secolo, che dette impulso alla realizzazione di una nuova costruzione. La tradizione vuole che la chiesa venne intitolata al vescovo di Canterbury all’indomani della sua esecuzione (1170), per celebrare degnamente la memoria di un suo passaggio da Cabriolo avvenuto nel 1167. Oltre alla Rotonda, esisteva anche un ospedale; nel 1230 nel Capitulum seu Rotulos Decimarum della diocesi di Parma, sotto il vescovo Grazia, veniva citata l’Ecclesia de Cacobrolo in plebe Burgi Sancti Domnini. Del periodo templare rimane solo parte dell’abside, poiché dopo il processo, nel 1309, la magione venne saccheggiata e data alle fiamme. Perciò, nonostante il passaggio ai all'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, il complesso dovette rimanere per diverso tempo in stato di semi-abbandono, ma tra la fine del XIV e il principio del XV secolo i nuovi padroni ricostruirono la chiesa riutilizzando parte dell’edificio originario. I cavalieri di Malta mantennero la commenda di San Tommaso fino alle soppressioni napoleoniche quando passò nelle mani di proprietari privati.
NOTIZIE STORICO-ARTISTICHE La rilevanza architettonica della chiesa ne fa uno dei più insigni oratori cavallereschi dell'Emilia Romagna: San Tommaso mostra ancora oggi nella parte absidale in mattoni i resti della rotonda templare scandita da archi ciechi e decorata da monofore, quella centrale è l’unica originale. La chiesa è costruita in mattoni a vista, con navata unica a pianta rettangolare e facciata a capanna, che venne profondamente ristrutturata nel 1816.
Diverse furono le fasi costruttive che coinvolsero l'edificio: in particolare la prima, di matrice chiaramente romanica, relativa alla muratura dell’abside che precedentemente apparteneva alla chiesa a pianta rotonda del periodo templare. Invece, la navata e la facciata furono costruiti dai Gerosolimitani seguendo un gusto d'impostazione gotica che dovettero riedificare anche il convento adiacente.
La ricostruzione quattrocentesca della chiesa venne conclusa probabilmente con la decorazione pittorica di cui rimangono ancora importanti tracce sulla parete sinistra dell’aula, mentre non si conoscono precedenti testimonianze artistiche.
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