L’amministrazione Perri sfascia la cultura e ci lascia le macerie. Interviene Bonali

Creato il 23 febbraio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Ed eccolo l’uomo dimenticato dal Comune, il vicepresidente della commissione cultura, colui che il centrodestra vuol far passare per fantasma, uomo ombra, fenomeno digitale, e invece è lì in carne ed ossa e libera favella: vuole confrontarsi con l’assessore De Bona che lo evita solo perché è del Pd, è dell’opposizione, protesta, è insoddisfatto del vuoto che avanza. Tante manifestazioni spot, e poi? Che progettualità ci lascia l’attuale amministrazione? Incombe il Museo del Violino e che succederà? De Bona, come assessore, ha ricevuto dall’ipermaschilista giunta Perri (e a questo maschilismo ha aderito persino l’assessore celta Jane Alquati) un trattamento che neanche un’eretica ai tempi dell’Inquisizione, ma il problema resta: cultura a Cremona? Appena se ne parla manca solo che in Comune mettano mano alla pistola (mediatica, visto che loro sono armati eccome). Ma parli pure Daniele Bonali, vicepresidente della commissione cultura, la meno convocata e meno attiva di tutti i tempi, una vergogna anche questa.

Dispiace dover segnalare ancora una volta come questa amministrazione dimostri

la cultura a Cremona brancola nella nebbia

mancanza di progettualità. Le proposte che l’assessorato alla cultura prevede per affermare Cremona quale vera capitale della liuteria ne sono il sintomo più evidente. Non crediamo che l’apertura del Museo del Violino possa rispondere da sola alle aspettative attese.

Il MdV è sicuramente un importante punto d’inizio per la città, qualcosa che prima non c’era e adesso c’è. Ma pensiamo che Cremona abbia bisogno, a corollario,  di un ventaglio di iniziative ben più ampio e completo.

L’intervento che la scorsa settimana l’assessore alla cultura e la dirigente del Sistema Museale Cremonese hanno fatto alla BIT, così come la stampa cittadina lo ha riportato, suscita dubbi e timori. Le due responsabili hanno enunciato – così ha scritto l’estensore dell’articolo – “le strategie” con cui Cremona darà seguito alla proclamazione e sosterrà il ruolo di capitale della liuteria. Analizziamole, queste strategie: “Le Corde dell’Anima”, “L’altro lato del Violino”, “Festival Monteverdiano”, le proposte musicali del Museo Civico. Queste sono manifestazioni che già esistono nel panorama cittadino; ci saremmo aspettati che questo importante riconoscimento – che non è permanente, è bene ricordarlo! – fosse di stimolo all’amministrazione, come spunto per nuove iniziative. Invece, per quattro anni non ha fatto che mortificare la cultura in tutte le sue forme e in tutte le sue ramificazioni: un Teatro Ponchielli – l’eccellenza cittadina per la musica e lo spettacolo – a cui ogni anno vengono decurtati i fondi; un Istituto Pareggiato la cui sopravvivenza è affidata ad un servizio che rasenta il volontariato da parte dei docenti e del personale;  un Sistema Museale allo stremo, che offre iniziative di minimo impatto di cui la città non si accorge neppure; manifestazioni di portata internazionale boicottate per poche migliaia di euro “introvabili” (salvo, scommettiamo, riproporle il prossimo anno alla vigilia delle elezioni…); iniziative inesistenti per i giovani; una rete di associazionismo culturale sfilacciata e abbandonata a se stessa… In questo panorama demoralizzante, ecco che l’amministrazione propone come “strategia” un pugno di iniziative, valide e consolidate, ma che mai sono bastate a lanciare nel mondo “il marchio-Cremona”. Meno che meno la liuteria, visto che fra l’altro non si tratta di iniziative specifiche o dedicate.

E le idee? E le nuove proposte? Cosa stiamo aspettando?

Oggi la responsabilità – pesantissima – è di questa amministrazione, ed è sotto gli occhi di tutti. Domani, forse, sarà in mani diverse. Non resta che augurarcelo e augurarlo a Cremona.

Prof. Daniele Bonali PD

Vice Presidente Comm. Cultura