Ne avete da prenderci in giro, voi maschietti, con i post su Facebook e i brillanti aforismi su Twitter. E non avete torto, ché noi pulzelle siamo dolcemente complicate, vogliamo tutto e niente, e la scena di Trainspotting in cui Spud riceve un vero prontuario dell’uomo ideale è una sorta di manifesto in questo senso.
A volte però ci sono esemplari rappresentanti del vostro genere che, poveri voialtri, sembrano incarnare l’assurdo controsenso dell’uomo perfetto.
Non stiamo qui a parlare di personaggi cinematografici, che quelli sono finti ed escono alternativamente dalla fantasia di romantiche sceneggiatrici o di cinici maschietti che vogliono evidentemente vederci patire il confronto con gli uomini della vita di tutti i giorni.
Quindi no, Brad Pitt in Vento di Passioni non rientra affatto nella categoria. Soprattutto con quei capelli lunghi che neanche Nicole Kidman con la parrucca di Claudia in Nine.
Il boss ragazzi, il boss è la persona da cui dovreste prendere ispirazione.
Bruce Springsteen non è solo un rocker della madonna, un intrattenitore nato, un instancabile animale da palcoscenico.
Bruce Springsteen può, a ben guardare, insegnare molto sul corteggiamento, sulle relazioni, sul matrimonio.
Partiamo dalle vicende private, poi ci sposteremo sull’arte.
Bruce incontra Patti Scialfa in un bar nel 1980. Diventano amici, lui la invita a far parte della E Street Band e pare che stia per nascere del tenero, ma nella vita del Boss entra la bionda modella Julianne Phillips e lui la sposa. Un matrimonio infelice che si conclude dopo appena tre anni, in concomitanza con il ritorno di Patti nella band.
I due si innamorano e si sposano, mettono su famiglia e ad oggi stanno ancora insieme, nella vita e sul palcoscenico. YouTube pullula di video in cui i due duettano (principalmente canzoni d’amore), o in cui lui canta guardandola teneramente.
Un rocker di fama mondiale che si tiene la stessa donna per venticinque anni merita un plauso, e fa ben sperare noialtri mortali.
Ma se questo non fosse sufficiente, il vastissimo repertorio musicale di Springsteen non fa che sottolineare il suo avere, in effetti, quell’apparentemente impossibile mix di caratteristiche che noi donzelle diciamo di cercare in un uomo.
Un esempio? I Wanna Marry You, che troviamo nell’album del 1980 The River.
Il buon Bruce vuole sposare la protagonista della canzone, nonostante ella abbia già due bambini. E come se non bastasse, vuole davvero impegnarsi:
Now honey, I don’t wanna clip your wings
But a time comes when two people should think of these things
Having a home and a family
Facing up to their responsibilities
They say in the end true love prevails
But in the end true love can’t be no fairytale
To say I’ll make your dreams come true would be wrong
But maybe, darlin’, I could help them along
Non vuole tarparle le ali ma vuole impegnarsi, non le fa promesse impossibili ma le dice che la aiuterà a realizzare i suoi sogni. E la dichiarazione finale, quella a cui sicuramente la pulzella non saprà dire no, è l’ultima strofa:
I wear my love darlin’, without shame
I’d be proud if you would wear my name
Applausi, lacrime, confetti e coriandoli. Ma non finisce qui. Andiamo avanti fino al 1987, quando il Boss ci regala una lezione di corteggiamento di quelle da insegnare nelle scuole:
Lui e lei sono in un bar, lei la nota nel suo abito blu e la approccia proponendosi come quell’uomo rude ma romantico, passionale ma non smidollato che a quanto pare fa tremare le ginocchia alle femminucce.
Some girls they want a handsome Dan
or some good-lookin’ Joe on their arm
Some girls like a sweet-talkin’ Romeo
Well ’round here baby
I learned you get what you can get
So if you’re rough enough for love
honey I’m tougher than the rest
Insomma: l’amore è duro, è una fatica, ma se lei sarà abbastanza forte, lui sarà più forte di qualsiasi altra cosa.
Bruce è però anche un uomo emancipato, e non solo per il suo impegno a favore dei diritti degli omosessuali: sa che anche le donne hanno un passato e gli va benissimo:
Well it ain’t no secret
I’ve been around a time or two
Well I don’t know baby maybe you’ve been around too
Well there’s another dance
all you gotta do is say yes
Eh sì, lui ha avuto le sue storie e certamente anche lei ne avrà avute, ma ehi c’è una bella canzone, perché non ballarla insieme?
Chiudo questa immensa dichiarazione di stima per l’Uomo con la U maiuscola con un duetto tra Bruce e Patti: il brano è contenuto in Lucky Town, album del 1992, e il ritornello è poesia pura. Se fossi una persona romantica invece della cinica stronzetta che ride quando qualcuno si fa male, ammetterei di avere ad esempio la relazione tra loro due.
Now everyone dreams of a love lasting and true
But you and I know what this world can do
So let’s make our steps clear that the other may see
And I’ll wait for you
If I should fall behind
Wait for me