All'asilo dell'Infanta c'è un cinquenne, bello da fare male al cuore. Chiamiamolo Filippo, come il principe della Bella Addormentata.
Filippo è un piccolo gigante buono, alto quasi come Seavessi (ok, non che ci vada chissà che), con gli occhi che ridono e una pazienza da santo, e per qualche oscuro motivo un debole per l'Infanta.
Seavessi lo guarda con gli occhi di chi spera di imparentarsi, un giorno, con lui.
Perchè di uomini così non ce n'è rimasti molti sulla piazza.
Fuori dall'asilo, pomeriggio, esterno giorno.
I fringuelli appena usciti dall'asilo, dove sono stati insieme a scapicollarsi tutto il giorno, non trovano di meglio da fare che cercare di spaccarsi il tenere cranio correndo e arrampicandosi su e giù per una scala di pietra che dalla strada dà al cortile interno dell'asilo.
Filippo e l'Infanta giocano a nascondino, laddove Filippo si nasconde dietro alle colonne (con effetto guarda, cosa vedi? un dito! Allora mi son nascosto bene!) nel cortile interno, l'Infanta sulla scala conta e lo va a cercare.
Contenti loro.
A un certo punto Seavessi si distrae. Dopo poco si gira e vede l'Infanta intenta a discutere complicate vicende di Miniponi con le altre piccole iene par suo.
Mmmmm.
Trova il particolare che manca.
_Infanta, ma dov'è Filippo?
_eh?
_Filippo, non dovevi andarlo a cercare?
_ (ooops! I did it again!)
_Filippo, Filippo gioia dove sei? Oh caro ma da quanto sei lì dietro? Vieni fuori! Infanta chiedi scusa a Filippo!
Filippo (corre fuori abbracciando la piccola smemorina) _fa niente Infanta, vuoi metà merendina?
Ladies, io voglio questo genero qui.
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