Da qualche tempo, l’amore sembre diventato una droga letale per le donne. è stato scientificamente dimostrato, che quando ci si innamora, nel cervello dell’uomo accade un processo chimico che cambia psicologicamente l’innamorato ( o l’innamorata). è forse per questo che quando ci si innamora, si trascurano le attività più importanti. Durante questa fase (ma anche nel sonno) i sogni erotici, sono la norma, e fanno da collante nella relazione tra i due sessi. L’erotismo insomma, è la regola. Da un mese, lo è solo per l’uomo, perché in questo momento è in corso un’ondata di moralismo ipocrita sull’amore e in particolare sull’erotismo, con il quale tutti abbiamo avuto a che fare, almeno una volta nella nostra vita. Mesi fa, in un paese occidentale (mi sembra che fossero gli USA) è partita una crociata contro tutti quegli alimenti che ricordano vagamente gli organi sessuali. Cetrioli, Patate, carote, banane, albicocche, etc, sono diventate il bersaglio di un iper moralismo globale. Neanche la chiesa cattolica, che pure si è sempre schierata contro il divorzio, aveva mai toccato vette di moralismo così alte. A farlo, sono invece gli iper moralisti della domenica, quelli che vestiti da “esperti”, deplorano la presenza della donna in tutte le circostanze, che si scandalizzano solo perché mangia un frutto o un ortaggio (signori esperti, visto che siete così bravi a scandallizzarvi per così poco, perché non dite qualcosa anche contro la violenza contro le donne, o la pedofilia? O è troppo faticoso, chiedervi di rimanere con i piedi per terra?) e non capiscono che l’amore non è un peccato. Che amare la vita in genere, non è peccato? Perché bisogna vergognarsi dei propri istinti emotivi, se si è capaci di gestirli? è vergognoso come la nostra società abbia dimenticato i valori a cui dovrebbe tenere di più, e di conseguenza, abbia totalmente smarrito il senso della vita. L’amore che una volta sembrava dominare del tutto, la società, sembra essere diventato per molti, un cliché senza freni. L’amore sembra al contrario, essere diventato un raddrizzatore puntato contro chi è più debole e indifeso. L’omicidio di Garlasco, ce lo fa capire chiaramente. Siccome Alberto Stasi dava vita alle proprie pulsioni vedendo film porno scaricati dalla rete, e siccome durante lo scaricamento, ha sciaguratamente pescato un pericoloso granchio che poi ha gettato nel cestino (nel suo pc gli inquirenti hanno trovato alcune foto e filmati di minori che lui aveva scaricato per sbaglio, per poi cestinarle) gli abitanti di Garlasco, hanno deciso che Alberto era il responsabile della morte della sua fidanzata. A parte questo, sembra che ormai l’amore o l’erotismo, stiano perdendo il loro vero significato, i sentimenti ormai non hanno più un grande valore, e per qualsiasi atto, al massimo diventano la causa scatenante per emettere una condanna. Questo è molto grave, perché porta a pensare che la vita non abbia più senso, che anche i rapporti di coppia, siano da censurare. Fra poco anche l’amore diventerà una cosa oscena. Tutto ciò è molto preoccupante, perché censurare i normali comportamenti umani, significa uccidere intere generazioni, significa condannarle per la loro vita, svuotandoli totalmente dei loro sentimenti. E soprattutto, significa andare contro la logica. Significa, che una normale azione, come il bere o il mangiare, deve essere fatta di nascosto, e se per esempio a mangiare fosse una donna, bisognerebbe fare come l’aphartied in Sudafrica: le donne da una parte, gli uomini dall’altra. Col risultato, che tutto ciò per cui i nostri genitori si sono battuti, la libertà anzi le libertà e le ragionevolezze per cui hanno combattuto, diventano carta straccia. Per rimediare a questo scempio, che sta minando profondamente la vita di certe persone, bisognerebbe rimparare ad amare. L’amore, dovrebbe diventare il motivo per cui si viene al mondo, dovrebbe fare da altare nei rapporti tra le persone, insegnado che la vita merita di essere vissuta perché è bella. E lo dovrebbe essere, non solo per le persone che hanno una vita stabile, ma anche per le persone che si sentono incerte e vogliono dare un senso alla loro vita, magari cercando un’avventura, o qualcuno che le capisca. E queste persone, sono tante, se non si torna con i piedi per terra, si finirà per danneggiare e umiliare i sentimenti, e marchiare per sempre, intere generazioni che di queste cose, non né hanno mai sentito parlare. Fra un pò, sarà natale. Proviamo ad utilizzare questo momento, per ridare la dignità che spetta ai sentimenti, proviamo a spiegare a questi sub umani che si scandalizzano per niente, che la specie umana, è nata attraverso un seme, che durante la vigilia della nascita di Cristo, l’angelo Gabriele, ebbe a dire a Maria, la madre di Gesù: “Ave o Maria, piena di grazia, il signore è con te. Tu sei benedetta tra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno” e che proprio nella bibbia è inserito un testo, come il cantico dei cantici, che esalta l’amore carnale tra l’uomo e la donna. Anzi, chissà se tutti loro, hanno intenzione di crocefiggere anche Benedetto XVI, autore della bellissima enciclica Deus Caritas est. Per risolvere il problema, io avrei un suggerimento. La notte del 25, propongo a tutti di leggere un brano del Cantico dei cantici, e provare a pensare a tutti coloro che senza distinzione di sesso, di razza, di religione o età, avrebbero diritto anzi il dovere, di essere amati. Di fargli capire che la vita va vissuta in maniera naturale, senza automatismi psicologici. Perché a tutti, spetta di essere amati. Anche se è difficile. E non sarà un ortaggio o un frutto, a fare la differenza.
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